Roma, 8 ago. (AdnKronos Salute) - Pubblicato sulla rivista statunitense 'Microbiome' un lavoro scientifico del team di ricerca sulla sindrome di Rett dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese sulla alterazione del microbioma intestinale, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, l’Università di Trento e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Si tratta della "scoperta di un dismicrobismo - spiega Youssef Hayek, direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’Aou Senese - che può spiegare il processo infiammatorio, che continuiamo a vedere ripetutamente nella sindrome di Rett, e la stipsi ostinata, che aggrava il quadro clinico".
Nel dettaglio è stata studiata la flora batterica intestinale delle pazienti affette da sindrome di Rett, ed è emersa un’importante alterazione della popolazione microbica intestinale formata da miliardi di batteri e funghi, indicando l’importanza che questa alterazione ha sull’asse intestino-cervello con infiammazione cronica, disregolazione dell’immunità e alterazione funzionale intestinale. "Il lavoro pubblicato - aggiunge il neonatologo Claudio De Felice - è unico nel suo genere, grazie all’impiego di tecniche molecolari di avanguardia. La scoperta può portare a una terapia complementare probiotica in grado di migliorare la qualità della vita delle piccoli pazienti".