Roma, 2 feb. (AdnKronos Salute) - Scoperto nel cervello un nuovo 'interruttore' del ritmo circadiano che potrebbe portare a trattamenti per disturbi come la depressione stagionale, il jet-lag e gli effetti negativi sulla salute del lavoro notturno. La novità è riportata sulla rivista 'Nature Neuroscience'. "Abbiamo rilevato su modello animale che è possibile cambiare i ritmi sonno/veglia, stimolando artificialmente con un laser e una fibra ottica i neuroni dell'orologio biologico principale, che si trova in una zona del cervello chiamata nucleo soprachiasmatico", assicura Douglas McMahon della Vanderbilt University, che ha diretto lo studio.
Il lavoro è stato condotto sui topi: i neuroscienziati hanno scoperto che possiedono un orologio biologico quasi identico a quello degli esseri umani, con l'eccezione che il loro è maggiormente 'sintonizzato' sulla vita notturna. E' stata utilizzata una nuova tecnica chiamata optogenetica per manipolare il tasso di 'scarica' dei neuroni del sistema nervoso centrale.
Il sistema è in grado di inserire geni che esprimono proteine otticamente sensibili nelle cellule bersaglio per renderle responsive nei confronti della luce. "Questo ha messo i neuroni-orologio sotto il nostro controllo, per la prima volta", ha spiegato il dottorando Jeff Jones, che ha partecipato alla ricerca. "Naturalmente, non è ancora possibile applicare questo approccio sull'uomo. Ma si stanno facendo progressi verso l'impiego dell'optogenetica come terapia" per vari disturbi.