Roma, 25 mag. (AdnKronos Salute) - La povertà 'marchia' i geni e anche per questo espone al rischio di problemi mentali. In passato la ricerca ha già collegato le difficoltà economiche con la depressione e, ora, uno studio condotto da scienziati della Duke University approfondisce la biologia che potrebbe essere alla base del 'male di vivere' vissuto dagli adolescenti in famiglie socio-economicamente svantaggiate.
Il lavoro, pubblicato sulla rivista 'Molecular Psychiatry', ha combiato analisi genetiche, imaging cerebrali e dati comportamentali di 132 ragazzi fra gli 11 e i 15 anni seguiti per più di tre anni. Scoprendo che la povertà cambia il modo in cui i geni vengono espressi, andando a toccare proprio quelli che espongono al rischio di malessere psichico.
Gli adolescenti che crescono in famiglie con il più basso stato socioeconomico mostrano infatti di accumulare maggiori quantità di una sostanza chimica su un gene 'chiave' per la depressione, il Slc6a4. "Questa è una delle prime ricerche che dimostra che un basso status socio-economico può portare a cambiamenti nel modo in cui i geni sono espressi, esponendo in futuro alla depressione", dice il primo autore dello studio Johnna Swartz.