Roma, 15 dic. (AdnKronos Salute) - Altro che premi Nobel e autori classici: a ispirare i ricercatori medici negli ultimi vent'anni è sempre più spesso Bob Dylan. Le citazioni delle liriche del celebre compositore statunitense sono cresciute in modo esponenziale nella letteratura medica sin dal 1990, come rivela uno studio pubblicato sul numero di Natale di 'The Bmj'. La ricerca è stata condotta da un team del Karolinska Institutet in Svezia nel maggio 2015: gli autori sono andati a caccia di tutti i titoli delle canzoni e degli album, e gli studiosi hanno anche indagato sulla presenza di possibili modificazioni dei titoli dei pezzi più famosi.
Ebbene, 213 delle 727 referenze sono state classificate come citazioni inequivocabili di Bob Dylan e incluse in una ulteriore analisi. Secondo lo studio, il primo articolo medico che citava il menestrello di Duluth è apparso nel 1970 su 'Practical Nursing', dopodiché i ricercatori hanno trovato pochi lavori nelle riviste biomediche almeno fino al 1990. A quel punto le citazioni si sono moltiplicate, con una crescita esponenziale.
I titoli più citati dagli scienziati con il camice bianco sono The Times They Are A-Changin' e Blowin' In The Wind, ma si piazzano bene anche All Along The Watchtower e Like a Rolling Stone. Singolarmente, gli scienziati hanno trovato una particolare concentrazione di citazioni in alcune riviste scientifiche, come ad esempio 'Nature' (6 articoli). Insomma, sulla base di questa ricerca gli studiosi suggeriscono che la professione medica mostra un certo rispetto per Bob Dylan, con un effetto sempre più potente nel corso degli ultimi decenni.