Milano, 2 dic. (AdnKronos Salute) - Scrocchiare le nocche produce 'fuochi d'artificio'. Non è un'esagerazione, ma quello che ha osservato un gruppo di ricerca americano grazie a un'ecografia. I ricercatori hanno chiesto a 40 adulti di far scrocchiare le nocche delle mani mentre venivano sottoposti all'esame a ultrasuoni. E il risultato è stata una vera e propria scarica luminosa associata al classico 'croc'. "Siamo certi che lo schiocco e il flash siano relativi ai cambiamenti dinamici di pressione associati a una bolla di gas nell'articolazione", spiega Robert Boutin, professore di radiologia alla University of California. Resta però da capire se arrivi prima il rumore o la luce. Il lavoro è stato presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (Rsna), in corso a Chicago.
"Nel tempo ci sono state diverse teorie e alcune controversie su che cosa succede alle articolazioni quando 'scricchiolano'", ricorda l'esperto. L'esame dello stato fisico dei partecipanti non ha rivelato dolore immediato, gonfiore o qualche forma di disabilità associata allo scrocchio. Inoltre, non è stata osservata nessuna differenza tra chi ha compiuto il gesto e il gruppo di controllo, né in stato di riposo né durante azioni come l'afferrare qualcosa o lo stringere una mano. "Non abbiamo registrato alcun problema, anche se dovranno essere svolte ulteriori ricerche per valutare eventuali rischi, o benefici, a lungo termine", precisa Boutin.
Secondo uno studio condotto all'inizio di quest'anno dai ricercatori dell'università di Alberta, ricorda il 'Telegraph' che riporta il lavoro, lo scricchiolio sarebbe dovuto a una piccola bolla che si sviluppa nelle dita e che poi 'scoppietta'. Anche questo team di scienziati ha detto di aver visto una scarica luminosa e secondo loro la bolla riempirebbe una cavità che si forma nelle articolazioni a riposo. Serve un po' di tempo perché il gas si 'ridisciolga' nel liquido sinoviale che permea le cavità articolari. Questo spiegherebbe perché non si riesce a scrocchiare nuovamente le nocche dopo un breve intervallo di tempo. Secondo l'università di Alberta i flash bianchi potrebbero essere liquido che 'esce' dalle articolazioni.