Roma, 15 ott. (AdnKronos Salute) - Se è impossibile trovare la risposta empatica nel bambino con autismo, è invece possibile rintracciare quella emozionale e predittiva dei suoi potenziali passaggi evolutivi grazie al Test sul contagio emotivo (Tce). La nuova scala di osservazione è il più rapido strumento di rilevazione dei precursori dell’empatia oggi disponibile. Ideata e testata dall’Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) su 300 bambini con disturbo dello spettro autistico negli ultimi 3 anni, verrà presentata nella Capitale da Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO, in occasione del XVI convegno nazionale dell'IdO che si apre domani a Roma su 'Il processo diagnostico nell'infanzia'.
Il contagio emotivo consiste nella tendenza a imitare in modo automatico e involontario le espressioni facciali, vocali, posturali di un’altra persona, e di conseguenza a convergere emotivamente. È presente nelle primissime fasi dello sviluppo in cui c’è una mancanza o un’incompletezza della differenziazione di sé e dell’altro.
Il Tce permette di individuare la presenza o l’assenza di risposta emozionale e, quindi, il livello di disponibilità o meno alle interazioni sociali nel bambino con disturbo dello spettro autistico, indagando il sistema cinesico ( tra cui l’espressione mimica del volto, i movimenti oculari, i cambi posturali e i gesti), il sistema vocale (l’intonazione della voce), il sistema aptico (il contatto fisico) e il sistema prossemico (la distanza). Il tutto legato a 4 differenti emozioni: felicità, tristezza, paura e rabbia. Le risposte possibili sono quindi assenza, presenza (con principio di contagio emotivo e contagio emotivo) ed empatia. La compilazione del protocollo di codifica da parte degli operatori può essere completata in 10 minuti poiché avviene contestualmente alla somministrazione.