Roma, 9 ago. (AdnKronos Salute) - Un menù vecchio di 300 mila anni. Ricercatori canadesi dell'università di Alberta (Columbia britannica), insieme a colleghi giordani, sono riusciti a ricostruire la dieta preistorica di una popolazione vissuta tra i 220 mila e i 330 mila anni fa nella regione di Azraq, in Giordania, grazie ai residui di carne presenti sugli strumenti di pietra. A pubblicare lo studio, finanziato dal Consiglio delle ricerche in scienze umane canadese, il 'Journal of Archaeological Science'.
Il sito preistorico da cui è partita la ricerca era un antico lago costeggiato da vegetazione e abitato da uomini e animali. In circa mille anni si è però prosciugato progressivamente, secondo le indicazione degli studi geologici. I ricercatori ipotizzano che si trattasse di un'oasi ideale per la caccia. Molti strumenti per la preparazione delle prede sono stati ritrovati sul posto. I ricercatori hanno repertoriato infatti oltre 10 mila utensili, ma solo su 17 sono stati, al momento, studiati i residui di proteine animali.
Con l'aiuto della tecnologia e l'uso di anticorpi, metodologia utilizzata per la prima volta su strumenti tanto antichi, è stato possibile identificare le diverse specie che venivano consumate, rivelando una grande varietà: cavallo, cammello, bovini, rinoceronte, anatra. I ricercatori lavorano all'elaborazione di anticorpi in grado di riconoscere anche altri animali, come gli elefanti e gli struzzi.