Milano, 12 feb. (AdnKronos Salute) - Così lontani nella storia, eppure vicini nel Dna. C'è un sottile filo genetico che lega l'uomo di Neanderthal agli esseri umani dei tempi moderni. Un'eredità che influenza le malattie di oggi, fra cui la depressione e l'infarto del miocardio. Un team di ricercatori è andato a caccia dei geni che vengono dal passato. I risultati sono presentati in uno studio pubblicato su 'Science'. Confrontando una recente mappa del genoma dei Neanderthal con i dati clinici di 28 mila adulti di stirpe europea, scienziati della statunitense Vanderbilt University hanno trovato correlazioni fra i geni derivati dall'uomo antico e gli stati di malattia nell'uomo moderno. Questi geni influenzano la pelle, il sistema immunitario, la depressione, la dipendenza, il metabolismo.
In altre parole, spiegano gli autori, i legami ancestrali tra Neanderthal e gli esseri umani anatomicamente moderni (Amh) continuano ad avere un impatto sul nostro patrimonio genetico. Studi precedenti avevano suggerito che quando le popolazioni di Amh migrarono dall'Africa si incrociarono con gli uomini di Neanderthal. Più recentemente, gli scienziati hanno identificato parti del genoma umano che portano con sé varianti genetiche dei Neanderthal, ma ancora non sono riusciti a comprendere pienamente come le varianti in questione influenzino i tratti dell'uomo moderno, in parte perché il Dna derivato da Neanderthal è difficile da identificare e in parte a causa della spesa necessaria per eseguire test sulla sua influenza sugli individui. Ora con la maxi opera di confronto portata avanti dagli autori, Corinne Simonti e colleghi sono riusciti a documentare gli effetti persistenti degli alleli (varanti di sequenza di un gene) derivati dai Neanderthal.
In primo luogo sono state identificate negli esseri umani moderni 135 mila variazioni genetiche dei Neanderthal ad 'alta affidabilità'. Successivamente, sono state esaminate le relazioni tra queste e le condizioni che si ritiene siano influenzate dall'antica eredità genetica. Si è scoperto così che gli alleli dei Neanderthal sono significativamente correlati con il rischio per 12 tratti.
Nella lista delle malattie influenzate dal passato la depressione, l'infarto del miocardio e le malattie del sangue. E' possibile, concludono gli autori, che alcuni alleli dei Neanderthal abbiano fornito un beneficio nelle prime popolazioni di esseri umani anatomicamente moderni - nella fase in cui si spostavano fuori dall'Africa - e poi siano diventati dannosi negli ambienti occidentali moderni.