Roma, 19 mag. (AdnKronos Salute) - Dopo un lungo incontro conclusosi solo nella tarda serata di ieri, presso il ministero di Lungotevere Ripa, lo sciopero dei medici di base e dei pediatri di libera scelta convocato per oggi è stato revocato. I rappresentati del Governo e quelli delle sigle sindacali Fimmg, Fimp e Cipe - che rappresentano più del 70% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta coinvolti - hanno siglato un accordo con impegni precisi relativi alle trattative per il rinnovo della convenzione con il Ssn.
Più in dettaglio, il Governo e il Comitato di settore si impegnano a vigilare affinché nelle trattative per il rinnovo dell'Acn venga "confermato e rispettato - si legge nel testo dell'accordo - il profilo giuridico dei medici convenzionati; a mantenere" a medici di famiglia e pediatri "la loro autonomia organizzativa" nell'ambito delle scelte di indirizzo e programmazione sanitaria di stato e Regioni. E a ricercare meccanismi che, rispettando "gli attuali livelli retributivi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica", sviluppino "la capacità di lavoro d'equipe e le specificità della medicina generale e della pediatria di libera scelta nel rispetto del rapporto fiduciario".
Il Governo si impegna inoltre a vigilare sul corretto e rapido svolgimento delle trattative e "a promuovere un tavolo di confronto interistituzionale e con le organizzazioni sindacali, per individuare i migliori strumenti e procedure per le relazioni sindacali dell'area convenzionale". A fronte di ciò, lo sciopero è stato revocato. Soddisfazione è stata espressa, in un tweet, dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Annunciando la revoca, il ministro ha ricordato: "Prendiamo impegni e li rispettiamo, grazie a tutti per il buon senso. I #pazienti prima di tutto". Oggi studi aperti, dunque, in tutta Italia.