Roma, 5 dic. (AdnKronos Salute) - Sui 34 corsi di odontoiatria presenti nelle università italiane, "il 30% dovrebbe essere chiuso. Considerando infatti il rapporto costo-beneficio possiamo dire che sono di improduttivi". Lo ha sostenuto il presidente della Commissione degli albi degli odontoiatri (Cao), commentando i dati del secondo Rapporto Eures-Cao, presentato questa mattina a Roma. Secondo Renzo, infatti, l'elevato costo impiegato per la formazione di un odontoiatra diventa eccessivo nelle molte facoltà che formano appena dieci o venti odontoiatri per corso.
"Una università che non forma almeno 40 professionisti - precisa Renzo - è improduttiva considerando che, secondo i dati indicati ieri dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, formare un odontoiatria costa complessivamente l'incredibile cifra di 370 mila euro. In quest'ottica molti corsi, che formano 10 o 20 professionisti, dovrebbero essere chiusi perché troppo costosi rispetto al risultato". A sostegno della proposta di Renzo anche i dati sull'adeguatezza dei corsi percepita da docenti e studenti. Secondo il rapporto Eures, infatti, il 72% dei docenti e il 91,7% degli studenti ritengono che, concluso il corso universitario, i neolaureati hanno bisogno di ulteriori esperienze professionalizzanti prima di poter esercitare.