La durata media dell’erezione, durante la penetrazione, è di circa 20 minuti. Se comprendiamo anche le fasi preliminari del rapporto, si arriva a circa 40 minuti. Questi valori si riferiscono a un maschio tra i 30 e i 40 anni (i giovani sono spesso più “irruenti”), sano, senza problemi fisici né psicologici. Come in tutti i fenomeni fisiologici, l’erezione risente di variazioni individuali e legate al contesto. Per esempio, l’emozione di un primo incontro amoroso può cambiare molto la situazione.
Quando è troppo... La durata record, per esempio nel caso di attori porno, senza l’ausilio di prodotti farmacologici, è di due ore, due ore e mezzo al massimo. Dopo questo periodo di tempo si entra nel priapismo, ovvero nella patologia.
Il priapismo (che prende il nome dall’antico satiro Priapo, raffigurato con un pene enorme, anomalo) produce un’erezione persistente non accompagnata da eccitazione o desiderio sessuale, fastidiosa e dolorosa. Le cause sono varie (lesioni della colonna vertebrale, anemia, traumi e altro). Dopo tre o quattro ore bisogna ricorrere al medico per evitare danni ai tessuti.