Il Mycobacterium avium è un batterio a forma di bastoncino filiforme e spesso ramificato. Si chiama così perché generalmente attacca i volatili, in latino avium. In alcuni casi proprio gli uccelli, in particolare i polli, possono essere fonte di infezione per l’uomo.
Attacco ai linfonodi. Corrono più rischi i bambini, soprattutto se indeboliti da precedenti malattie, o particolarmente gracili. Il micobatterio, che negli ambienti infetti si trova nell’aria, penetra nell’organismo attraverso le vie aeree: naso e bocca. Da qui si porta ai linfonodi, piccole strutture rotondeggianti del sistema linfatico, provocando un’infiammazione detta linfoadenite. I linfonodi del collo, i più colpiti, si infiammano ingrossandosi e provocando dolore e febbre.
L’infezione è resistente alla cura con antibiotici e si protrae anche per lungo tempo. Nelle forme più gravi si possono sviluppare ascessi. In questo caso si asporta chirurgicamente il linfonodo, che può rappresentare a sua volta un focolaio di infezione per tutto il corpo. Comunque, con le cure adeguate l’infezione guarisce senza lasciare traccia.