Nessuna novità, eccetto l'effetto rimbalzo delle infezioni respiratorie dovuto alla covid. Le autorità sanitarie della Cina hanno risposto alla richiesta dell'OMS di fornire maggiori informazioni sul presunto aumento di polmoniti nei bambini delle ultime settimane. All'origine della nuova ondata di infezioni ci sarebbero virus e batteri noti, di nuovo liberi di circolare data l'assenza di misure restrittive post-covid nel Paese.
Fare chiarezza. Nei giorni scorsi, la segnalazione del network di monitoraggio internazionale sulle malattie infettive ProMED (Program for Monitoring Emerging Diseases) di un aumento di casi di polmonite di origine incerta nei bambini di Pechino e della provincia nord-orientale cinese di Liaoning aveva suscitato una certa apprensione nell'opinione pubblica, e spinto l'OMS a richiedere approfondimenti sulla natura delle infezioni.
Una crescita c'è (ma non anomala). Il 23 novembre, nel corso di una teleconferenza tra l'OMS e gli scienziati dei Chinese Center for Disease Control and Prevention e dell'Ospedale pediatrico di Pechino, i medici hanno in effetti ammesso un aumento dei ricoveri ospedalieri e delle visite ambulatoriali dovute al batterio Mycoplasma pneumoniae dal mese di maggio, e degli interventi dovuti a virus respiratorio sinciziale, adenovirus e virus dell'influenza a partire da ottobre.
Il Mycoplasma pneumoniae è un comune batterio che di solito colpisce le alte vie respiratorie, ma che è anche causa frequente di polmoniti in età pediatrica. Il virus respiratorio sinciziale (anche conosciuto come RSV, dall'inglese Respiratory Syncytial Virus) è un virus dell'apparato respiratorio, che interessa prima o poi quasi tutti i bambini nei loro primi quattro anni di vita.
Con meno difese. Quindi un aumento delle infezioni - e delle polmoniti - sembra esserci stato, ma non risultante in carichi di pazienti eccessivi, rispetto alle capacità di risposta degli ospedali. Alcuni dei patogeni citati si sono presentati in anticipo rispetto al loro andamento storico, ma anche questo fatto non è inaspettato, visto che è il primo inverno che la Cina affronta senza le restrizioni attuate gli scorsi anni contro la covid. I bambini tornano a essere esposti ai normali patogeni respiratori con un sistema immunitario meno preparato del solito, dopo un lungo periodo di isolamento: qualcosa di analogo è avvenuto un po' ovunque (anche in Italia).
Tutto regolare. Non risulta la circolazione di alcun nuovo patogeno, dunque, anche sulla base dei risultati degli esami effettuati sui pazienti, né le polmoniti si stanno presentando in una forma diversa dal solito, hanno chiarito le autorità cinesi.