Viviamo assai più a lungo, ma il prezzo da pagare per gli anni guadagnati è una serie di disabilità e malattie da cui non riusciamo a liberarci. È il quadro che emerge da uno studio che da anni valuta, a livello globale, le principali cause della perdita di salute.
Nella sua prima fotografia, che risale al 1990, il Global Burden of Diseases Study aveva stimato la mortalità per età e sesso per un centinaio di malattie in otto regioni del mondo. Nel suo ultimo aggiornamento, pubblicato su Lancet, ha misurato e quantificato la situazione riguardo a 301 malattie e condizioni di disabilità in 188 paesi fino al 2013.
Anni persi. Questo genere di statistiche fornisce una valutazione complessiva della salute della popolazione mondiale, stimata anche sulla base di particolari parametri come gli anni persi per morte prematura dovuta a malattie o i cosiddetti anni vissuti con disabilità (YLD la sigla che sta per "years lived with disability").
Stessi acciacchi per più persone. Nell'ultimo aggiornamento, in particolare, risulta che in tutti i paesi presi in considerazione il mal di schiena e la depressione sono stati i due acciacchi che hanno accompagnato la vecchiaia in tutti i paesi del mondo, e le due principali cause di anni di vita trascorsa in condizioni di malattia.
Le altre cause principali di anni trascorsi "da malati" sono rimaste le stesse nel corso degli ultimi vent'anni, ma il loro peso è sempre maggiore a causa dell'invecchiamento della popolazione. In particolare, gli anni vissuti con qualche malattia sono cresciuti in 139 dei 188 paesi considerati, passando da oltre 537 milioni nel 1990 a più di 764 nel 2013 per entrambi i sessi.
Dieci malanni per una sola persona. Mentre la popolazione invecchia, aumenta anche il numero di persone che soffrono di più acciacchi simultaneamente: il numero di coloro che sono colpiti da 10 malattie è aumentato del 50 per cento, ed è una situazione che riguarda non solo gli anziani, ma anche una buona fetta di persone con meno di 65 anni.
Acute e croniche. Tra le patologie con il più alto impatto sulla salute, a livello globale, ci sono due malattie acute che nel 2013 hanno causato nel mondo oltre 20 miliardi di casi: le infezioni respiratorie e la diarrea. Mentre tra le malattie croniche a farla da padrone sono il mal di testa e l'anemia.
Quadro italiano. Già il precedente rapporto faceva un ritratto per singolo paese. Da noi, le principali cause di morte prematura risultano costituite da infarti, ictus e tumore del polmone (gli incidenti stradali erano al quarto posto nel 1990 e sono scesi al nono nel 2010).
Mentre i cinque principali acciacchi responsabili di anni vissuti da malati sono, anche nel nostro Paese, come nel resto del mondo, lombalgia, depressione, cadute, dolori al collo e altre forme di disturbi muscolo-scheletrici.
Nel complesso, i tre fattori di rischio che incidono di più sulla salute della popolazione italiana sono la dieta, la pressione alta e il fumo.