Chi nasce in autunno o in inverno è più a rischio di allergie di chi viene alla luce in primavera o in estate. Non si sa bene il perché di questo fatto osservato più volte in diversi studi, ma un gruppo di ricercatori ha individuato un possibile meccanismo attraverso cui la stagione potrebbe esercitare il suo effetto, illustrato in uno studio sulla rivista Allergy.
Tante ipotesi. Tra i fattori ipotizzati ci sono:
- la variazione di luce nell’arco dell’anno (che a sua volta influenza la produzione di vitamina D);
- la presenza di allergeni nell’ambiente domestico (che cambia con le stagioni);
- l’età a cui il bambino prende le prime infezioni respiratorie, o ancora
- la dieta della madre durante la gravidanza (più o meno ricca di frutta e verdura).
Tutti questi fattori potrebbero anche avere un ruolo contemporaneamente, ma finora era stato individuato nessun percorso biologico specifico attraverso cui il diverso periodo della nascita potrebbe influenzare il rischio di allergie fino all’età adulta.
Geni stagionali? Un gruppo di ricercatori dell’Università di Southampton ha avuto l’idea di osservare se nelle persone allergiche ci fosse una particolare “firma” epigenetica, cioè collegata non direttamente ai geni, ma alla possibilità che siano attivi o silenziati a seconda delle diverse circostanze ambientali. Si sa ormai da tempo che l’espressione dei geni può essere regolata da particolari segnali, che a loro volta cambiano in risposta a variazioni ambientali. Uno dei più studiati è la cosiddetta metilazione del Dna, un meccanismo con cui i geni possono essere “silenziati”.
Allergici d'autunno. I ricercatori hanno studiato il profilo di metilazione del Dna in quasi 400 persone, diciottenni, abitanti dell’isola di Wight, e hanno scoperto che è caratteristico a seconda della stagione di nascita. Non solo: queste differenze specifiche, due in particolare, sono risultate associate con varie malattie allergiche.
Come verifica, i ricercatori hanno controllato un gruppo di bambini di 8 anni, trovando lo stesso profilo di espressione: i bambini nati in autunno erano a maggior rischio di eczema e di asma. Indagando oltre, i ricercatori hanno cercato gli stessi segni epigenetici caratteristici in neonati, e questa volta non li hanno trovati. Questo potrebbe significare secondo loro che le influenze ambientali che aumentano il rischio di allergia, innescando meccanismi epigenetici, sarebbero all’opera dopo la nascita, e non durante la fase di sviluppo del feto.
Sono ipotesi tutte da confermare. Troppo presto, si sono affrettati a dire gli studiosi, per programmare una gravidanza in base alla stagione.