Un farmaco che agisce come un interruttore temporaneo degli spermatozoi, "spegnendoli" per un paio d'ore appena, potrebbe rivoluzionare il futuro della contraccezione maschile. Il composto sperimentale chiamato TDI-11861 inibisce in modo provvisorio e con effetto immediato un enzima che permette agli spermatozoi di nuotare: il risultato è che le cellule sessuali maschili rimangono bloccate nella vagina della partner e non possono viaggiare verso l'ovulo da fecondare. Ma ciò che rende questa possibile "pillola maschile" - descritta su Nature Communications - ancora più interessante, è che l'effetto svanisce dopo 24 ore.
Subito efficace. Per muoversi, gli spermatozoi hanno bisogno di una proteina nota come adenilato ciclasi solubile (sAC): gli uomini che a causa di rare condizioni genetiche non la producono soffrono di infertilità. Queste osservazioni hanno portato Jochen Buck e altri farmacologi della Cornell University a chiedersi se un composto capace di inibire questa proteina potesse funzionare da contraccettivo maschile.
Gli scienziati hanno formulato il TDI-11861 che in un primo momento hanno iniettato a 8 topi su un gruppo di 17. Le analisi hanno rivelato che per le due ore e mezza successive all'iniezione, solo il 6% degli spermatozoi dei topi trattati con il farmaco è stato capace di muoversi, contro il 30% di quelli del gruppo di controllo. Dopo tre ore è ricominciato un graduale recupero della motilità.
Nessuna gravidanza. In un secondo esperimento, il team ha iniettato il farmaco a 52 topi maschi che sono stati lasciati accoppiare con femmine fertili dopo 30 minuti dalla somministrazione. Nel giro di un paio d'ore, ogni coppia aveva avuto un rapporto, eppure nessuna femmina è risultata gravida (di norma lo rimane un terzo delle femmine): il farmaco è pertanto risultato efficace al 100%.
Off/on. Il composto non ha dato effetti collaterali, neanche nei topi che ne hanno ricevuto dosi tre volte più alte del normale e per periodi ininterrotti di 42 giorni. L'efficacia sembrerebbe inalterata anche quando la somministrazione avviene per via orale e non attraverso un'iniezione: l'idea è che il composto possa essere assunto appena prima di un rapporto sessuale, come contraccettivo "on demand". Anche perché ogni potere paralizzante sugli spermatozoi cessa completamente dopo 24 ore.
Dai topi all'uomo. Diversamente dai contraccettivi maschili ormonali in fase di test, che provocano alcuni effetti avversi e richiedono alcune settimane per raggiungere la piena efficacia, il nuovo farmaco sperimentale entrerebbe in azione non appena ingerito. Ora Buck e colleghi stanno cercando di prolungarne l'efficacia in previsione dei trial sull'uomo, in modo da coprire l'intera finestra fertile di ogni rapporto.
I test sugli esseri umani potrebbero cominciare nel 2025.