Se c'è una cosa di cui siamo certi è che con l'età spuntano anche le rughe. Diversi fattori ne favoriscono l'insorgenza: la genetica sicuramente ma anche lo stile di vita, dal fumo all'eccessiva esposizione ai raggi solari al modo in cui dormiamo. Uno studio pubblicato su Bioxriv in preprint (ovvero non ancora sottoposto a revisione da parte della comunità scientifica) ha indagato un altro aspetto che potrebbe influenzarne la comparsa: il microbioma cutaneo, ovvero l'insieme di funghi, batteri, virus e acari che risiedono sulla nostra pelle.
Lo studio. La ricerca ha coinvolto 51 donne bianche di Parigi − la metà tra i 20 e i 26 anni di età, l'altra metà tra i 54 e i 60 anni di età – e ne ha analizzato il microbioma facciale prelevando alcuni campioni dalle guance. Oltre a individuare i diversi microrganismi che vivevano sui volti delle signore francesi, i ricercatori hanno preso in considerazione anche altri parametri dell'invecchiamento cutaneo, tra cui la quantità e la qualità del collagene, una proteina che dona elasticità alla pelle e diminuisce con l'aumentare dell'età.
Batteri. L'analisi ha fatto emergere strutture del microbioma diverse nelle donne più giovani e in quelle più anziane: «La maggior parte di queste differenze possono essere attribuite alla variazione dei parametri biofisici, in particolare del collagene», sottolinea al New Scientist Julia Oh, una degli autori. Sulla pelle di tutte le donne studiate sono state ritrovate tre principali specie di batteri: il Cutibacterium acnes, lo Staphylococcus epidermidis e il Corynebacterium kroppenstedtii. Mentre il primo era più abbondante nel gruppo più giovane, gli altri due erano comuni nelle pelli più mature.
Correlazione incerta. Gli autori suggeriscono dunque che esista una correlazione tra queste due specie e la diminuzione di collagene con l'età: si tratta però, almeno per ora, di supposizioni. I batteri potrebbero infatti non essere la causa della perdita di collagene, ma una conseguenza della sua mancanza e del cambiamento nel microbioma cutaneo.
Il ruolo degli antibiotici. Un altro aspetto interessante emerso dalla ricerca è che le persone più anziane avevano un numero maggiore di geni di resistenza agli antimicrobici: «Chi è più anziano è stato esposto a una maggiore quantità di antibiotici, e i microbi possono acquisire i geni di resistenza agli antibiotici dall'ambiente e dagli altri microbi», spiega Oh. «L'uso degli antibiotici può certamente cambiare le caratteristiche del microbioma, che a sua volta può avere effetti sulla pelle».
Dato l'esiguo numero di persone coinvolte nello studio e la loro scarsa eterogeneità, è necessario senza dubbio effettuare ulteriori ricerche per confermare questi risultati. Il prossimo passo, conclude Oh, è cercare di individuare esattamente quali batteri influiscono sulla produzione di collagene.