Di che sonno sei? Quello per cui alla mattina punti sempre la sveglia prima del necessario per poter posticipare il risveglio di 5 minuti, e poi ancora 5 e poi...? Pessima abitudine: lo snooze - che in inglese può significare "sonnellino" o "pisolino" - dopo una prima sveglia, non è affatto una pratica salutare per il nostro organismo. Lo spiegano i ricercatori dell'università statunitense di Notre Dame, nell'Indiana, secondo cui posporre la sveglia in realtà non solo non facilita il risveglio, ma lo rende ancora più traumatico del dovuto.
Gli studiosi hanno intervistato 450 adulti, con un lavoro a tempo pieno, indagando sulla durata del loro sonno e sulla loro frequenza cardiaca con l'aiuto di dispositivi indossabili. Ebbene: i dati raccolti dallo studio hanno dimostrato che chi utilizzava e posticipava la sveglia sperimentava disturbi del sonno in misura maggiore di chi si svegliava naturalmente. Inoltre, chi (potendo farlo) non utilizzava allarmi di alcun genere, dormiva più a lungo e nelle ore seguenti assumeva meno caffeina.
Sempre stanchi. Come mai? Perché ritardare la sveglia interrompe i cicli naturali del sonno e pertanto può generare la cosiddetta inerzia del sonno, cioè quella sensazione di intontimento che proviamo la mattina dopo esserci svegliati, e che spesso può trascinarsi per l'intera giornata, compromettendo le nostre facoltà cognitive e facendoci sentire cronicamente stanchi.