Se si accusa una fitta proveniente dalla sinistra dell’addome, localizzata in profondità, mentre si sta compiendo uno sforzo, si è abituati a dire che fa male la milza. La diagnosi è generalmente corretta, dal momento che il dolore è legato a una particolare funzione della milza che viene messa in atto solo in situazioni di necessità.
Più ossigeno. Una persona non allenata, per esempio, mettendosi a correre può trovarsi ad avere bisogno di un maggiore apporto di ossigeno: in questo caso l’organismo reagisce con una contrazione nervosa della milza (il riflesso che provoca il dolore) che serve a immettere nei vasi sanguigni nuovi globuli rossi in grado di trasportare ossigeno (anche più di un decilitro di sangue alla volta, contenuto nell’organo).
La milza, posta dietro allo stomaco, è un organo molto vascolarizzato che, in situazione di normalità, mantiene l’equilibrio nella composizione e nella quantità di sangue circolante: produce infatti linfociti, distrugge i globuli rossi che hanno esaurito la loro funzione e “filtra” i batteri.