Meglio resistere alla tentazione di mettere in bocca una manciata di neve, ma se proprio non riuscite servitevi fiocchi appena caduti: piu passa il tempo, più la neve viene contaminata da microrganismi e dallo sporco, soprattutto in città - dove l'inquinamento è maggiore.


A sostenerlo è uno studio condotto nel 2017 da un'università romena, che ha analizzato la neve raccolta in un parco e in una rotonda stradale. L'esperimento ha dimostrato che la neve delle prime 12 ore è relativamente pulita - con "soli" cinque batteri per millimetro - mentre dopo due giorni si contaminava e il numero dei batteri quadruplicava.
Come una spugna. Che l'aria contamini la neve, lo ha confermato anche uno studio di un paio di anni fa dove si affermava che la neve in città è simile a una spugna: assorbe tutti gli agenti inquinanti e tossici presenti nell’aria.
La sostanza più pericolosa è il benzene, contenuto nella benzina, nel greggio e nel fumo di sigaretta: questa composto chimico, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, interferisce con le funzioni cellulari e può causare anemia, leucemia e altri disturbi.
La neve però assorbe dall'aria anche il toluene (un additivo della benzina) e lo xilene (un derivato del benzene). Secondo l’Environmental Protection Agency degli Stati Uniti (l’ente governativo che si occupa della tutela ambientale), il primo danneggia il sistema nervoso centrale, mentre il secondo causa disturbi neurologici, difficoltà respiratorie e insufficienza renale.