Qualche giorno fa la casa farmaceutica AstraZeneca ha annunciato il ritiro globale delle autorizzazioni al commercio del suo vaccino contro la Covid-19. Questa decisione è stata motivata dalla disponibilità di nuovi prodotti ritenuti più efficaci contro le ultime varianti del virus.
I RARI casi di trombosi. Il vaccino, autorizzato in Europa all'inizio del 2021, suscitò preoccupazione a causa di casi di trombosi segnalati in tutto il mondo dopo la somministrazione. A seguito di azioni legali, AstraZeneca ha riconosciuto la possibilità di un legame causale tra il suo vaccino e tali eventi avversi, sottolineando l'importanza della farmacovigilanza nel monitorare la sicurezza dei farmaci.
Vaccino AstraZeneca: casi avversi nell'ordine di uno ogni 100 mila somministrazioni
Il meccanismo responsabile delle trombosi è oggetto di studio, con ipotesi che suggeriscono una reazione autoimmune a una proteina umana chiamata PF4. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per confermare questo legame e prevenire rischi futuri.
«Abbiamo smesso di utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca pochi mesi dopo le prime segnalazioni di trombosi correlate temporalmente con la somministrazione del farmaco», ha spiegato Paolo Bonanni, ordinario di Igiene generale e applicata all'Università degli Studi di Firenze (fonte: Fatti per Capire, museoscienza.org). «Si è trattato di episodi molto rari, dell'ordine di uno ogni 100 mila somministrazioni, a fronte di una buona efficacia del vaccino nel prevenire la malattia in forma grave».
Con l'avvento di nuove tecnologie l'azienda ha puntato su vaccini più avanzati
Nonostante le controversie, il vaccino di AstraZeneca ha svolto un ruolo fondamentale nel combattere la pandemia, salvando milioni di vite nel suo primo anno di utilizzo. Tuttavia, con l'avvento di nuove tecnologie vaccinali e l'evoluzione del virus, l'azienda dichiara di aver deciso di concentrarsi su soluzioni più avanzate.
Alternative valide. È normale che un vaccino con effetti indesiderati sia potuto "entrare in servizio"? Con effetti così rari, sì. «Un effetto indesiderato così raro non poteva emergere in fase di sperimentazione clinica del vaccino», continua Bonanni, «È emerso grazie alla vaccinovigilanza, che ha proprio questa funzione».
Va dunque sottolineato come i possibili effetti collaterali gravi siano gli stessi che furono segnalati già nel 2021. Nulla di nuovo è emerso (se non l'ammissione da parte della stessa AstraZeneca sulla possiblità che ci sia un nesso di causalità).
Con il passare degli anni, il vaccino di AstraZeneca, inutilizzato per i motivi già indicati, non è stato aggiornato per le più recenti varianti del virus SARS-CoV-2 e dunque la sua produzione non viene più ritenuta giustificabile dall'azienda, che ha pertanto deciso di ritirare l'autorizzazione al commercio e smaltire le scorte residue.