Siamo sempre attaccati al nostro smartphone e a volte nemmeno ce ne accorgiamo: di sicuro se ne sono accorti gli studenti che il 22 giugno 2022 hannno affrontato la prima prova dell'esame di maturità. Uno dei temi di attualità da svolgere riguardava infatti proprio l'iperconnessione (con le sue potenzialità e i suoi rischi).
Uno studio condotto dalla London School of Economics and Political Science pubblicato su Science Direct ha indagato i motivi per cui molti di noi controllano in modo quasi ossessivo il proprio smartphone. Analizzando il comportamento di 37 giovani di diverse nazionalità, i ricercatori hanno potuto constatare che le interazioni con il nostro cellulare avvengono principalmente non in risposta a chiamate, messaggi o notifiche, ma senza motivo. «Prendo in mano il telefono senza nemmeno rendermene conto», ha dichiarato più di un partecipante allo studio. «È un gesto automatico, come accendersi una sigaretta per un fumatore», spiegano i ricercatori.
chat stressanti. In generale, circa una volta su quattro sblocchiamo lo schermo dello smartphone per leggere o inviare messaggi su Whatsapp, anche se i partecipanti allo studio hanno definito "stressanti" le continue notifiche provenienti dalle chat di gruppo, riconoscendo che quasi sempre si tratta di messaggi per nulla importanti.
Infatti, una volta su tre prendiamo in mano il telefono per guardare Instagram e Facebook, e solo il 6% delle volte lo facciamo per controllare le e-mail, nonostante siano le notifiche più importanti. Infine, solo l'1% delle volte rispondiamo o effettuiamo una chiamata, a conferma che la funzione per cui il telefono è nato è ormai passata in secondo piano.
occhi sullo schermo. «Per molti, controllare il proprio smartphone è un bisogno maggiore che utilizzarlo per comunicare», afferma Saadi Lahlou, uno degli autori dello studio. Se è vero che la dipendenza da smartphone non può essere paragonata alla dipendenza da droghe, è altrettanto vero che l'utilizzo incontrollato del cellulare è un problema sempre più serio in particolare per le nuove generazioni, abituate a maneggiare apparecchi tecnologici fin da piccolissimi.
Secondo Lahlou, è necessario imparare a evitare la tentazione, e fare «come facevano i cowboy con la pistola quando entravano nei saloon: lasciarla fuori». Nonostante infatti lo studio abbia rilevato un utilizzo maggiore dello smartphone "in solitario" e una diminuzione dell'uso in compagnia di altre persone, è innegabile che capiti spesso di vedere gruppi di amici o familiari riuniti, ognuno con gli occhi sul proprio telefono.
In questi casi, la tecnologia può danneggiare le relazioni sociali, invece che favorirle.