Un cerotto al posto delle iniezioni di insulina: è l’invenzione che potrebbe rivoluzionare la vita di milioni di diabetici e a cui sta lavorando un gruppo di ricercatori americani.
Due in uno. Il cerotto, già messo a punto, è stato per ora sperimentato solo su animali e ha dimostrato di ottenere in modo efficace l’effetto voluto: misurare la glicemia e rilasciare insulina nel caso in cui ce ne sia bisogno. Il dispositivo è un quadratino delle dimensioni di una moneta da cinque centesimi su cui sono inseriti un centinaio di microaghi dello spessore delle ciglia, equipaggiato con sensori costituiti da particolari vescicole in grado di rivelare la quantità di glucosio nel sangue e “carichi” di insulina da rilasciare nel caso in cui la glicemia salga oltre i livelli di allarme.
Come il pancreas. Lo studio preliminare è stato condotto su topi e secondo i risultati pubblicati in un articolo sulla rivista Pnas il cerotto ha tenuto sotto controllo la glicemia per diverse ore. I ricercatori affermano che tutto il sistema potrebbe essere personalizzato per tararlo in base al peso e alla sensibilità all’insulina di ciascun paziente diabetico. In pratica, il cerotto è stato progettato per imitare il rilascio dell’insulina tipico dell’organismo umano: le cellule beta del pancreas producono l’ormone, immagazzinandolo all’interno di vescicole, e funzionano anche come sensori dell’eccesso di glucosio nel sangue. «Abbiamo costruito le nostre vescicole artificiali in modo che svolgessero le stesse funzioni servendoci di due materiali facilmente reperibili in natura», ha dichiarato Jiching Yu, uno degli autori della ricerca.
Bollicine. Uno dei due materiali è l’acido ialuronico, una sostanza naturale che è anche l’ingrediente di molti prodotti cosmetici; l’altra è un composto usato in vari tipi di analisi diagnostiche. I ricercatori hanno creato con i due materiali delle vescicole contenenti insulina e alcuni enzimi in grado di rilevare la presenza del glucosio. Quando lo zucchero aumenta nel sangue, grazie alle caratteristiche chimiche degli enzimi e delle molecole che la compongono, la bollicina si rompe e rilascia l’insulina.
Un cerotto ogni tre giorni. Le vescicole sono state poi incorporate sui microaghi, costituti anch’essi di acido ialuronico in forma più rigida, a loro volta montati sul piccolo cerotto. Quando viene applicato, gli aghetti penetrano nella pelle in modo del tutto indolore e svolgono la loro funzione. D’ora in avanti la ricerca proseguirà per realizzare la versione da utilizzare per le persone. Lo scopo finale è creare un cerotto che debba essere cambiato ogni tre o quattro giorni.