Roma, 13 apr. (AdnKronos Salute) - Scorpioni ricoperti di cioccolato, larve giganti in bustina, termiti disidratate. Sono già arrivati a Milano i primi insetti da tavola, pionieri dei cibi 'choc' che hanno ottenuto la deroga all'importazione per essere - al momento - solo ammirati all'Expo 2015. Potranno essere visti nei padiglioni, dove arriveranno sigillati e contrassegnati, dei Paesi dove sono considerati una leccornia. Probabilmente potranno essere anche mangiati, ma per questo serve una deroga del ministero della Salute, che ne consenta il consumo limitato all'area Expo. Finita l'esposizione dovranno essere smaltiti come rifiuti particolari, con una procedura ad hoc.
La prima 'partita' di alimenti particolari - che ha ottenuto l'ok da parte dei servizi veterinari del capoluogo lombardo - è per ora ferma a Malpensa, dove è stata data in custodia agli importatori con le garanzie di limitare l'uso all'Esposizione Universale e di sorvegliare con cura il 'viaggio' verso Expo. Circa 10 kg di prelibatezze provenienti dalla Thailandia. "Larve di bambu, scorpioni ricoperti di cioccolata, larve della farina - elenca all'Adnkronos Salute Claudio Monaci, direttore del Dipartimento veterinario dell'Asl di Milano - vodka allo scorpione, misto di pupe (la fase di crescita tra larva e insetto), larve di cereali, termiti disidratate, cavallette, coleotteri, larve giganti al cioccolato. Tutti sacchetti al massimo da 100 grammi".
Prodotti che verranno prima utilizzati per riprese video da diffondere a Expo, e poi saranno parte integrante di una sezione denominata 'Supermercato del futuro'. "Si tratta dell'arrivo dei primi prodotti con deroga all'importazione per la fase espositiva - spiega Monaci - Tutti alimenti che provengono da Paesi che hanno legislazioni più permissive sui contaminanti. Non ci saranno deroghe, invece, per alimenti a rischio infettivo come la carne di pollo proveniente dalla Cina, ad esempio, per i pericoli di aviaria".
E tra gli alimenti strani in deroga "ci sarà probabilmente la carne di caimano, della quale non è consentito il consumo nel nostro Paese perché preveniente da rettile. E anche il pesce palla, specialità giapponese molto velenosa se non trattata adeguatamente. Credo che per questi cibi sarà probabilmente chiesta al ministero anche la deroga al consumo anche se, al momento, non mi risulta che sia stato fatto", conclude.
Gli insetti però non sono solo un cibo 'curioso', spiega Valerio Giaccone, docente di Igiene degli alimenti dell'università di Padova. "Sono molti gli elementi che ci fanno guardare a loro come risorsa - assicura - Nei prossimi decenni avremo sicuramente necessità di fonti di proteine per garantire sussistenza alla popolazione umana.
Gli insetti sono una buona fonte, sia ad esempio per arricchire i mangimi degli animali di allevamento, sia per stessa nutrizione umana", spiega l'esperto che all'università veneta ha catalogato una seri di 'cibi pronti' provenienti dall'estero: "Larve di farfalla, bruchi, cavalette intere già fritte. Stiamo anche allevando tarme della farina e grilli per studiarli a uso alimentare".
E non si tratta di una 'stravaganza', precisa, "visto che 30 etnie al mondo hanno insetti nella loro alimentazione. Noi in Occidente non abbiamo tradizione del genere, e questo è alla base della nostra normativa. L'Unione europea, al momento, definisce alimento tutto ciò che ragionevolmente può essere usato per alimentazione umana. Ma sugli insetti non ha ancora preso una posizione decisa. Lo hanno fatto i singoli Stati. Italia, Francia, Lussemburgo non li considerano alimenti. Belgio e Olanda sono meno restrittivi. Nel nostro Paese, in particolare, gli insetti non possono essere importati né destinati ad uso umano. Credo, comunque che tra luglio e agosto l'Ue dovrà prendere una decisione definitiva sull'entomofagia'", conclude Giaccone.