Milano, 18 set. (AdnKronos Salute) - "Anche quest'anno la Legge di stabilità nonostante il periodo difficile che c'è stato negli ultimi anni, vuole tenere conto del settore privato e interrompere, come è già avvenuto almeno dal 2013, la tradizione non bella dei tagli lineari e in particolare i tagli al settore privato. Proprio perché con il pubblico deve costituire un insieme che eroga sempre maggiori servizi di più alta qualità al cittadino". E' la dichiarazione di intenti del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, contenuta in un videomessaggio inviato oggi al Congresso dell'Unione Europea dell'ospedalità privata (Uehp) in corso a Milano al Centro congressi dell'ospedale San Raffaele di Milano.
Un evento che ha dato l'occasione ai rappresentanti europei degli ospedali privati e agli italiani dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) di esaminare le sfide della sanità nel prossimo futuro. In un quadro descritto dalla stessa Lorenzin, di "diminuzione della spesa del welfare più o meno tendenziale in tutto il mondo occidentale in questa fase di crisi". Sono molti, ricorda il ministro, "fronti aperti sia in Italia sia in Europa da questo punto di vista con l'unico interesse di reggere la sfida della sostenibilità e continuare ad erogare servizi ai cittadini".
"Tutta la spending review - assicura - tutto il lavoro che stiamo facendo è quello di una razionalizzazione delle risorse all'interno del sistema sanitario per poi reinvestirlo nei comparti laddove c'è bisogno. E da questo punto di vista il settore privato può cogliere un'opportunità di avanzamento e di miglioramento soprattutto in un sistema in cui da parte del ministero della Salute c'è veramente l'intenzione di compiere questa integrazione" con il pubblico "e di potenziarla sempre di più nell'ottica dell'efficienza. Anche il Patto per la salute e il Piano nazionale sulla cronicità sono oggettivamente una grossa opportunità che il settore privato può e deve cogliere". (segue)
"Abbiamo un anno, un anno e mezzo per costruire e implementare il Patto per la salute - ricorda Lorenzin - Io spero che alla fine di questo percorso le tante norme che si saranno susseguite saranno calate sui nostri territori in modo condiviso con le associazioni. Noi stiamo lavorando sulla produttività del settore pubblico, sull'appropriatezza. La stessa cosa vogliamo nel settore privato in modo che questi due ambiti possano integrarsi in modo complementare sempre di più, rispettare standard qualitativi sempre più alti per offrire un servizio pubblico e universale ai nostri cittadini sia che sia gestito ed erogato dal settore pubblico sia che a farlo sia il sistema privato".
Sul binario tracciato dal ministro si inserisce anche Gabriele Pelissero, presidente nazionale di Aiop che parla di "potenziamento dell'efficienza e di razionale allocazione delle risorse" come di "strumenti efficaci per ottenere i migliori risultati in relazione alla spesa sostenuta". Mentre, aggiunge, "i tagli lineari e i tetti di budget producono effetti negativi sull’equità di accesso ai servizi e sulla qualità delle cure. Se il contenimento dei costi diventa la preoccupazione preponderante, il settore sanitario è di fatto considerato un investimento improduttivo, quando l'Ocse ha calcolato che periodi di contrazione dei budget rendono difficile creare le condizioni per progredire e fanno lievitare i costi a medio-lungo termine. Come Aiop proponiamo che la soglia del 7% di spesa pubblica sanitaria sul Pil sia considerata non solo un limite minimo economico, ma soprattutto il livello minimo per la qualità del Ssn, al di sotto della quale potrebbero insorgere serie difficoltà per la tenuta qualitativa del sistema".