Roma, 6 feb. (AdnKronos Salute) - Grazie alle nuove tecnologie in mobilità, le relazioni virtuali sulla Rete sono ancora più accessibili da parte dei minori: secondo una ricerca Ipsos per Save the Children - condotta su un campione di ragazze e ragazzi tra 12 e 17 anni - per il 33% degli intervistati sarebbe un fenomeno abbastanza comune quello di darsi appuntamento di persona con qualcuno conosciuto solo in un gruppo WhatsApp o attraverso App simili. Uno su 3 sarebbe solito inviare dati personali, come il proprio nome, la scuola frequentata o l'indirizzo di casa a un gruppo virtuale, frequentato anche da persone che non conosce. Infine, quasi uno su 4 (24%) invierebbe a questi gruppi messaggi con video e foto con riferimenti sessuali e il 41% afferma di non conoscere personalmente tutte le persone che sono nei gruppi a cui partecipa.
Preoccupante, inoltre, è il tipo di esperienze che questi ragazzi vivono sulla rete: il 46% degli intervistati afferma che lui/lei o un amico/a ha scoperto che la persona incontrata in Rete non era di fatto quella che diceva di essere.