Roma, 11 ago. (AdnKronos Salute) - Pancia piatta e addio gonfiore addominale. Promette di realizzare il sogno di molti, che trattengono il fiato per superare la prova costume, una dieta sottoposta per la prima volta a uno studio scientifico, come quelli per valutare le medicine. La ricerca, tutta italiana, indica i cibi da preferire e quelli da limitare, perché fermentano troppo nell'organismo. Estate a parte, la pancia gonfia è un problema quotidiano che colpisce almeno il 20% degli italiani: circa 12 milioni di persone.
"Per oltre due anni abbiamo sottoposto a una dieta personalizzata quasi un centinaio di persone, che hanno evitato di mangiare determinati alimenti ad alta capacità fermentativa (Fodmap), come legumi e lattosio", spiega Enrico Stefano Corazziari, che presenterà nuovi dati di questo studio al congresso dell'Associazione per la neurogastroenterologia e la motilità gastrointestinale, in programma dal 24 al settembre a Roma. I primi risultati sono stati presentati di recente all'Expo di Milano.
Lo studio, precisa l'esperto, "è stato condotto su persone con intestino irritabile ma la dieta è consigliabile a tutti coloro che hanno problemi di pancia gonfia". Dai dati emerge un 40% in meno di giorni di pancia gonfia dopo un mese di dieta, valore che cresce nel follow up, soprattutto nella percezione del paziente. Si registra una diminuzione del gonfiore del 50% che, dopo 16 mesi, raggiunge il 66%. Inoltre, il dolore addominale si riduce del 40% già dopo un mese e la sua percezione è più che dimezzata anche dopo 16 mesi (-56,6%, contro il -10% della dieta dei controlli).
Una dieta personalizzata - dimostra lo studio - oltre a sgonfiare, migliora la salute generale se si evitano gli alimenti ad alta capacità fermentativa. Contengono oligosaccaridi, come i legumi, alcune verdure (carciofi, broccoli, aglio), frutti (cachi e anguria) e cereali (frumento e segale), e poi fruttosio (come mela, pere, pesche, mango), lattosio (latte e formaggi morbidi e freschi), e infine polioli, che si trovano in frutta (come ciliegie, susine), verdura (cavolfiori, funghi) e dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo).
"La fermentazione dei cibi, in certe persone predisposte - avverte Corazziari - può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causano una distensione del lume intestinale. Questo, complice l'ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, causa distensione e dolore addominale. Le nuove conoscenze scientifiche ci permettono di lasciarci alle spalle il detto 'noi siamo quello che mangiamo', oramai superato, per fare posto a un nuovo concetto: noi siamo il cibo che assorbiamo e soffriamo per quello che non assorbiamo e che la flora fermenta".
Questi i consigli per l'estate, con la precisazione che "la creazione di una dieta tanto complessa richiede l'esperienza di un medico competente in materia, ma si possono dare suggerimenti alla portata di tutti".
1) Scegliere tra i cereali, il farro e i prodotti senza glutine
2) Preferire i formaggi duri e stagionati, e il latte delattosato, di soia o di riso
3) Mettere nel piatto sempre la frutta e in particolare la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l'arancia, l'uva, il lampone, la fragola
4) Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca
5) Mangiare il pomodoro ricco di licopene
6) Come dolcificanti preferire saccarosio, glucosio, sciroppo d'acero e dolcificanti che non terminano in 'olo'.
Da evitare o limitare, invece, perché ad alto potere fermentante:
1) Frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti)
2) Mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugna
3) Miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo
4) Latte e formaggi morbidi e freschi (come la ricotta)
5) Carciofi, asparagi, barbabietole, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli
6) Ceci, lenticchie, fagioli, fave.