Roma, 9 set. (AdnKronos Salute) - Dopo una battaglia legale di 5 anni, una donna nel Regno Unito è stata autorizzata a utilizzare gli ovociti congelati della figlia defunta, per realizzare il desiderio di dare alla luce il nipotino. La Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) ha approvato il trattamento, consentendo di esportare i gameti negli Stati Uniti per procedere alla tecnica di fecondazione assistita, dopo una sentenza della Corte d'appello britannica a favore della paziente giunta pochi mesi fa.
La figlia - riferisce la Bbc news on line - era morta di tumore all'intestino nel 2011 a 28 anni di età e aveva espresso la volontà che la madre, 60 anni, facesse nascere i suoi figli, ma non aveva lasciato dichiarazioni scritte con l'indicazione del pieno consenso. Nonostante questo, un portavoce dell'agenzia regolatoria sulla fertilità del Regno Unito ha detto che le "circostanze eccezionali e uniche" del caso hanno meritato un permesso speciale per esportare gli ovociti a New York, dove saranno fecondati grazie a un donatore di sperma. La Hfea ha infatti concluso che era improbabile che la giovane desse informazioni precise e corrette su questo desiderio prima di morire.
"La nostra speranza - hanno detto la madre e il padre della ragazza - è che anche altri che si trovano in una situazione simile, non debbano provare il nostro stesso dolore".