Roma, 26 gen. (AdnKronos Salute) - Era già noto per il suo ruolo di 'gene architetto', fotografato nel 2007 da una ricerca italiana. Oggi è sempre un team di scienziati tricolore a gettare nuova luce sulle doti di Coup-Tfi: è lui il custode del 'Gps' del cervello. Per gli esperti la sua attività è cruciale per il corretto sviluppo di quell'area cerebrale simile a un 'cavalluccio marino', l'ippocampo, responsabile della memoria. Coup-Tfi viene identificato come il primo gene che ne controlla la forma. In sua assenza l'ippocampo presenta una testa molto piccola e questa alterazione provoca un'incapacità di memorizzare elementi nello spazio circostante, una sorta di anomalia nel sistema Gps del cervello.
La scoperta pubblicata su 'Cerebral Cortex' è stata sostenuta dalla Fondazione Telethon. La firma un gruppo di ricerca coordinato da Elvira De Leonibus, Faculty e Head of Behavioral facility nell'Istituto Telethon di Pozzuoli e responsabile del Laboratorio di neuropsicofarmacologia dell'Istituto di genetica e biofisica (Igb) del Cnr.
Lo studio, spiega De Leonibus, "ha molteplici implicazioni cliniche, prima fra tutte la possibilità di comprendere difetti cognitivi che si osservano nei pazienti con un'alterazione delle dimensioni dell'ippocampo. In generale, la scoperta potrebbe avere interessanti ricadute per la comprensione di quelle patologie in cui si manifesta una riduzione del volume dell'ippocampo, quali le malattie neurodegenerative dell'invecchiamento come l'Alzheimer, che provocano gli stessi difetti di memoria osservati nei topi mancanti del gene Coup-Tfi".
Fino a oggi si sapeva che eventi come gli ictus possono causare disturbi cognitivi distruggendo porzioni specifiche dell'ippocampo, ma non era mai stata identificata alcuna causa genetica che potesse influire sulla sua crescita volumetrica e quindi sulla formazione dei ricordi. Gli esperti hanno anche osservato come in assenza del gene custode del Gps cerebrale, mantengono invece dimensioni normali il corpo e la coda dell'ippocampo, importante quest'ultima per la formazione delle memorie emozionali e per la regolazione degli stati emotivi, come l'ansia.
Obiettivi futuri della ricerca sono individuare e sperimentare molecole in grado di modulare l'espressione del gene Coup-Tfi e individuare nuovi geni, ancora sconosciuti che invece alterano altre parti dell'ippocampo, come appunto la coda. Nel 2007 fu proprio l'Istituto Telethon di Napoli il teatro della scoperta di Coup-Tfi nelle vesti di 'gene architetto' (si osservò allora che la sua mancanza modifica le proporzioni della neocorteccia, la parte evolutivamente più avanzata del cervello). Il nuovo lavoro, condotto da Gemma Flore dell'Istituto Telethon di Pozzuoli, aggiunge un altro tassello.
L'assenza del gene nei topi, e la conseguente alterazione morfologica dell'ippocampo, causa nell'animale la difficoltà per esempio di memorizzare la posizione di una piattaforma all'interno di una piscina.
Un problema di navigazione spaziale, mentre non vi sono alterazioni nei livelli d'ansia oppure nell'apprendere come evitare un pericolo. Il lavoro, oltre al finanziamento della Fondazione Telethon, è stato supportato anche da altri enti finanziatori governativi francesi (National Research Agency), italiani (Miur, Cnr, Progetto di Interesse 'Invecchiamento') ed europei (Pon).