Damasco, 19 ago. (AdnKronos Salute/Aki) - C'è un'epidemia di tifo nel campo profughi palestinese di Yarmouk, alla periferia sud di Damasco. Lo denuncia Christopher Gunness, portavoce dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. Una squadra dell'Unrwa ha avuto accesso a Yalda, zona a est di Yarmouk, e fornendo 211 consulenze mediche ha avuto la conferma di almeno sei casi di tifo. L'Agenzia Onu riferisce poi di avere "documenti affidabili" di un focolaio di tifo nella zona, con altri casi a Yarmouk, Yalda e nelle zone di Babila e Beit Sahem.
Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, il tifo è pericoloso per la vita ed è causato dal batterio Salmonella typhi che si sviluppa mangiando alimenti o bevendo acqua contaminati. Va trattato con antibiotici, ma può essere letale se non curata.
Il commissario generale dell'Unwra Pierre Krahenbuhl ha spiegato che, prima dello scoppio del conflitto in Siria nel marzo del 2011, vivevano 160 mila palestinesi nel campo di Yarmouk. Quando all'inizio di aprile lo Stato Islamico è entrato nel campo, erano 18 mila i profughi palestinesi che vi vivevano, ma diverse migliaia sono fuggiti. Da allora le Nazioni Unite non hanno più avuto accesso al campo. "La priorità dell'Unrwa rimane la consegna di aiuti umanitari per i civili all'interno di Yarmouk", ha detto Gunness. "Mai l'imperativo per l'accesso umanitario è stato più grande", ha aggiunto.