Un accesso equo e gratuito a informazioni affidabili è un'arma affilata contro la disinformazione sulla covid. Ecco perché l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stretto un accordo con Wikipedia acconsentendo alla pubblicazione integrale del materiale divulgativo (articoli, infografiche, video) sul nuovo coronavirus, che sarà così tradotto in quasi 200 lingue.
Più vicini all'utente. Wikipedia è uno dei 10 siti più consultati al mondo ed è spesso utilizzata per ricerche sulla salute. L'accordo consente all'Enciclopedia libera di pubblicare il materiale dell'OMS tra i "Wikimedia Commons", in modo che possa essere riprodotto e tradotto ovunque senza ulteriori permessi, a parte il credit e il link alla fonte originale. L'OMS traduce già i suoi contenuti in sei lingue ufficiali, che non includono però idiomi parlati da miliardi di persone nel mondo, come il portoghese o l'hindi. Lo sforzo dei volontari di Wikipedia, che spesso, per le voci sui temi di salute, sono medici o ricercatori, rende al contrario possibile tradurre in almeno 175 lingue.
Partiamo dalle basi. Tra i primi contenuti ad essere inclusi in Wikipedia ci saranno i falsi miti sfatati sulla CoViD-19 che l'OMS cerca di combattere dall'inizio della pandemia: alcuni di questi (il "virus cinese", le "zuppe di pipistrello") hanno portato a episodi di razzismo ed emarginazione, altri hanno spinto persone più fragili a intraprendere presunte cure con effetti deleteri sulla salute. In seguito potrebbero essere incluse linee guida per i medici o altre informazioni di pubblica utilità. Se l'accordo dovesse dare buoni risultati, potrebbe essere esteso anche ad altri ambiti sanitari, come l'AIDS, il virus Ebola, l'influenza o la polio.
Quella tessuta con Wikipedia è solo l'ultima di una serie di collaborazioni strette dall'OMS con i colossi dell'informazione per contrastare la diffusione di informazioni non accurate che - come stiamo purtroppo imparando - possono avere effetti molto concreti sulla salute delle persone.