L'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) lancia l'allarme sui rischi legati alla diffusione del virus Ebola attraverso i rapporti sessuali. Pur non essendo ancora stati comprovati casi di Ebola trasmessi attraverso il contatto sessuale con i sopravvissuti, l'Oms esortata "a essere molto prudenti e prendere tutte le precauzioni durante i rapporti sessuali, come ad esempio l'uso dei profilattici".
L'allerta arriva dopo la notizia - riporta la Bbc - di un paziente colpito dal virus nel cui sperma sono state trovate tracce di Ebola sei mesi dopo il suo recupero. Fino a oggi era documentato che, una volta guariti dalla malattia, si poteva essere ancora 'pericolosi' per tre mesi.
Secondo Nathalie Broutet, medico dell'Organizzazione mondiale della sanità, «questo paziente è il primo di cui abbiamo notizia dove il virus è rimasto per oltre 3 mesi nel liquido seminale. Questa novità ci ha fatto cambiare le nostre raccomandazioni e consigliare agli ex pazienti l'uso di preservativi per tutti gli atti sessuali oltre i tre mesi previsti, fino a ulteriori novità che emergeranno in futuro».
Ora gli scienziati dell'Oms hanno in programma di inviare un campione del liquido seminale del paziente al Centers for Disease Control (Cdc) americano per studiare se le tracce di Ebola trovate sono attive e in grado di essere ancora una minaccia.