Lavorate per ore e ore attaccati alla sedia? Che la sedentarietà non faccia bene alla salute dovrebbe essere chiaro a tutti: scatena diverse malattie croniche come quelle cardiologiche, il diabete o alcuni tipi di tumore e, infatti, linee guida dell'OMS raccomandano di "stare seduti di meno e muoversi di più". Ma per quanto? E quale "movimenti" sarebbe meglio fare? Diversi ricerche, finora, hanno raccomandato varie strategie: camminare due minuti al giorno ogni ora, oppure camminare - ma a passo svelto - 30 minuti al giorno per cinque giorni alla settimana, o ancora fare tutti i giorni dai 30 ai 40 minuti di qualsiasi tipo di allenamento "moderato o vigoroso", e via dicendo.
L'ultima strategia anti sedentarietà arriva da un team di ricercatori americani che si chiesto: qual è, precisamente, il minor numero di camminate che è sufficiente fare ogni giorno per compensare gli effetti dannosi della posizione seduta? La risposta del loro studio pubblicato sulla rivista Medicine & Science in sports & Exercise è semplice e precisa: alzarsi dalla sedia per fare una leggera passeggiata (anche in ufficio o in casa) di cinque minuti ogni mezz'ora.
A questa conclusione i ricercatori sono arrivati misurando le variazioni dei livelli di zucchero nel sangue e della pressione sanguigna - due importanti fattori di rischio per le malattie cardiache - monitorando 11 adulti sani di mezza età e più anziani. Li hanno fatti sedere nel loro laboratorio per otto ore, cioè una giornata lavorativa standard, nel corso di cinque giorni. In uno di quei giorni, i partecipanti sono rimasti seduti per tutte le otto ore con brevi pause per andare in bagno, mentre negli altri giorni si sono alzati per fare una camminata leggera. Ad esempio, in un giorno i partecipanti hanno camminato per un minuto ogni mezz'ora, mentre per un altro, per cinque minuti ogni ora.
Strategia salva cuore e salva umore. Risultato? Rispetto a chi era rimasto seduto tutto il tempo, chi aveva camminato cinque minuti ogni mezz'ora aveva sostanzialmente ridotto i livelli di zucchero nel sangue: in particolare, dopo aver pranzato, di quasi il 60%. E anche la pressione sanguigna era migliorata in maniera significante.
Inoltre, poiché la sedentarietà provoca a lungo andare stati ansiosi e depressivi, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di valutare il loro benessere mentale utilizzando un questionario. Ed è risultato che chi aveva camminato cinque minuti ogni mezz'ora, a fine giornata era di miglior umore e si sentiva meno affaticato del solito.
Sui luoghi di lavoro. Aggiungono i ricercatori: «Il nostro studio vorrebbe anche sensibilizzare i datori di lavoro affinché promuovessero una modalità lavorativa più sana e redditizia per tutti: sebbene possa sembrare contro-intuitivo, fare pause regolari per camminare può effettivamente aiutare i lavoratori a essere più produttivi rispetto a lavorare senza fermarsi per ore».
D'altra parte, ormai, la sedentarietà è considerata una patologia: con il progresso tecnologico, la quantità di tempo che gli adulti trascorrono seduti è in costante aumento, soprattutto dall'inizio della pandemia di CoVID-19 che ha incentivato il telelavoro. Ed ecco che diminuisce l'aspettativa di una vita sana e longeva, per non parlare dei costi della sanità mondiale.
Tornando a noi e alla nostra sedia davanti al pc? Potrebbe valere la pena di sperimentare questa nuova strategia anti sedentarietà che, in effetti, richiede un minimo sforzo. Un solo problema: ci ricorderemo di interrompere ogni 30 minuti per camminare un po'? Un timer sulla scrivania potrebbe essere utile.