Alzarsi al mattino e sentirsi già stanchi per il via vai notturno in bagno è un problema, chiamato nicturia, molto diffuso tra gli over-60, ma non è raro neppure tra i più giovani. I frequenti risvegli dovuti all'impellente bisogno di urinare hanno delle conseguenze, perché l'ideale sarebbe, naturalmente, poter fare le giuste ore di sonno senza interruzioni.
Fermo restando l'assenza di cause patologiche accertate, e anche delle più note cause non patologiche (come la gravidanza, la menopausa o la necessità di assumere diuretici), una delle possibili cause della nicturia sembra essere stata identificata da un team di ricercatori giapponesi, della Nagasaki University, che l'hanno messa in relazione a un eccessivo uso di sale nella dieta alimentare. La ricerca è stata presentata al congresso della European Association of Urology, a Londra, concluso pochi giorni fa.
Effect of restricted salt intake on nocturia
«La nicturia è un problema serio per molte persone», afferma uno degli autori, Matsuo Tomohiro: «questo è il primo studio che osserva come l'assunzione di sale influenzi la necessità di andare al bagno durante la notte.»
La ricerca è stata condotta su un gruppo di 321 persone tra uomini e donne, divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di ridurre del 25% il consumo di sale giornaliero, per un periodo di 12 settimane, al termine del quale il numero di levate è sceso - in media - da 2,3 a 1,4 volte per notte.
Al secondo gruppo di volontari, preso come controllo, è stato invece chiesto il contrario, ossia di incrementare l'assunzione di sale di circa l'11%: per i partecipanti a questo gruppo, il numero di levate è aumentato - in media - da 2,3 volte a 2,7.
Da ciò le conclusioni a cui giunge il team coordinato da Tomohiro. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) indica in meno di 5 grammi la quantità di sale giornaliera raccomandata nell'alimentazione.
Il sale viene smaltito per la maggior parte attraverso l'urina, perciò sembrerebbe evidente la relazione tra assunzione di sale e bisogno di urinare - senza contare il fatto che cibi più salati inducono anche a bere di più, aumentando di conseguenza il numero di stimoli a urinare.
Nell'arco della giornata, rileva l'Oms, assumiamo mediamente un terzo in più della dose di sale raccomandata: il sale, è noto, può aumentare la pressione arteriosa e l'insorgere di patologie cardiache e non solo. Secondo Tomohiro, un semplice ritocco dietetico avrebbe perciò numerose ricadute positive sulla nostra salute, compresa quella di poter godere di un miglior riposo notturno.