Milano, 13 lug. (AdnKronos Salute) - Che impatto avrà la premiership di Theresa May sulle questioni scientifiche e tecnologiche nel Regno Unito? Se lo è chiesto la rivista 'New Scientist' che in un articolo ripercorre le posizioni assunte su questi fronti da May nei suoi precedenti ruoli. Il neo primo ministro britannico che succede a David Cameron è stata segretario di Stato per 6 anni e, secondo l'autore del servizio Jacob Aron, "ha supervisionato due disegni di legge che chiedono qualcosa di scientificamente impossibile".
All'inizio di quest'anno, spiega, i parlamentari hanno votato una legge sulle sostanze psicoattive, "sostanzialmente vietando quasi tutto quello che ha il potenziale di alterare lo stato mentale. Una definizione che, hanno avvertito i ricercatori, è scientificamente senza senso e potenzialmente dannosa". L'altro provvedimento citato è l'Investigatory Powers Bill, un aggiornamento delle leggi sulla sorveglianza che dovrà passare attraverso il Parlamento e che "è stato ampiamente criticato in quanto introduce nuovi poteri, come la conservazione delle cronologie di 12 mesi di navigazione degli utenti di Internet. Il disegno di legge sembra anche chiedere ai provider di servizi online di rivelare messaggi criptati per i quali non hanno la chiave, una impossibilità matematica. Con May primo ministro - scrive Aron - sembra molto probabile che il disegno di legge passerà senza ostacoli".
I dati sui voti espressi da May, fa notare ancora, "rivelano la sua probabile posizione anche su altre importanti questioni. May ha votato contro piani per legalizzare la morte assistita e contro il divieto di fumo in luoghi pubblici che ha dimostrato di migliorare la salute pubblica. Ha inoltre un approccio negativo alle tematiche ambientali: ha in generale votato contro misure per combattere il cambiamento climatico ed è stata a favore del recente tentativo fallito di combattere la diffusione della tubercolosi bovina attraverso l'abbattimento dei tassi", scelta che ha suscitato le polemiche degli animalisti. Infine, conclude Aron, May è anche contro la regolamentazione ambientale del fracking in Gb.