Roma, 22 dic. (AdnKronos Salute) - Da 'non è vero ma ci credo' a 'tutta colpa delle stelle' "più di un italiano su due si affida, o vuole credere, agli oroscopi. Moltissimi poi dicono di non crederci, ma li leggono lo stesso, anche tutti i giorni. E il periodo di fine anno rappresenta un picco. Lo testimonia il 'boom' di previsioni astrologiche sulle riviste, in tv e in libreria". A esplorare con l'Adnkronos Salute il pensiero magico e la passione degli italiani per l'astrologia e lo zodiaco è Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'università di Chieti, che afferma: "Si tratta di una passione che accomuna uomini e donne, giovani e meno giovani, e in tempo di crisi il fenomeno aumenta".
"Questo - spiega l'esperto all'Adnkronos Salute - perché in un periodo di forte incertezza economica cresce anche il senso di minaccia legato a pericoli diretti e indiretti. Dunque è naturale che l'essere umano cerchi sicurezza, protezione, qualsiasi cosa in grado di offrire una speranza, una luce nei momenti bui. Così l'idea di avere il controllo sul futuro e non rimanere privi di difese, alla mercé del fato, porta la stragrande maggioranza degli italiani ad affidarsi ai vaticini degli oroscopi. A maggior ragione in vista del nuovo anno". Trecentosessantacinque giorni di opportunità.
Sfogliando le previsioni relative ad amore, fortuna, soldi, lavoro e salute, "si sogna la svolta, magari una vincita al gioco. E' il trionfo del pensiero magico. Una forma benigna di abbandono della ragione: in realtà, leggendo gli oroscopi che al 99% sono positivi, o danno comunque una speranza di ripresa per il corso dell'anno, si vuole fortissimamente credere che siano affidabili, per cercare una tranquillità attraverso il controllo dell'imponderabile", prosegue lo psichiatra.
Per Di Giannantonio, che è del segno dei Gemelli, ma assicura di non leggere mai gli oroscopi, "questo che per molti è un rito di fine anno, non è che un meccanismo molto naturale, umano e giustificabile. Un tentativo di costruirsi aspettative di un futuro che, se sarà positivo, era comunque scritto. Mentre se sarà negativo, lo sarà per colpa delle stelle". E dunque, di fronte alle moltissime previsioni disponibili in questi giorni, "la scelta è fra costruirsi una 'scaletta' della fortuna, un sentiero delle opportunità con gli aiuti degli astri, o rinunciare e affidarsi alle proprie forze. Io personalmente - conclude - sono la persona meno indicata per un parere accomodante: sono un grande oppositore del pensiero magico e non intendo rinunciare alla consapevolezza di essere il costruttore del mio futuro".