Roma, 16 dic. (AdnKronos Salute) - (Embargo alle 00.30 di domani) - Smaltire i chili di troppo previsti per Natale? Basterà, semplicemente, respirare. Ricercatori della University of New South Wales hanno infatti scoperto che i polmoni sono organi 'chiave' per la perdita di peso: le cellule adipose umane, i trigliceridi, sono infatti composte da tre tipi di sostanze: carbonio, idrogeno e ossigeno. Per dimagrire è necessario 'spezzarne' gli atomi in molecole, attraverso un processo noto come ossidazione. E gli studiosi hanno scoperto che, quando 10 kg di grasso vengono completamente ossidati, 8,4 kg si dissolvono attraverso i polmoni sotto forma di anidride carbonica (CO2). I restanti 1,6 kg diventano acqua (H2O).
"Non si tratta di una vera 'notizia' per la scienza biochimica, ma per ignoti motivi sembra che nessuno abbia mai pensato finora di eseguire questi calcoli", dicono gli autori. "Questi risultati dimostrano che i polmoni sono l'organo 'escretore' principale per la perdita di peso. Anche l'acqua che si forma può essere eliminata attraverso urine, sudore, lacrime o altri fluidi corporei. Mentre il carbonio esalato può essere sostituito solo mangiando cibo o bevendo latte, succhi di frutta o bibite zuccherate", aggiungono.
In media, una persona di 70 kg a riposo esala circa 200 ml di CO2 in 12 respiri al minuto. Ciascuno di questi respiri espelle quindi 33 mg di CO2, dei quali 8,9 mg sono carbonio. Semplicemente, espirando 17.280 volte al giorno, quotidianamente perdiamo 200 grammi di carbonio, di cui un terzo durante le canoniche 8 ore di sonno. "Per perdere peso, dunque - concludono gli esperti - basta che si mangi meno rispetto a quanto viene eliminato attraverso il respiro". E ci si può aiutare con lo sport: sostituendo un'ora di riposo con l'esercizio fisico si aumenta il tasso metabolico di 7 volte: ad esempio, con un'ora di jogging si rimuovono ulteriori 40 g di carbonio dal corpo, aumentando il totale quotidiano di circa il 20% a 240 g. E gli studiosi ricordano che un muffin di 100 g rappresenta circa il 20% del fabbisogno giornaliero di energia di una persona media.