Un team di ricercatori dell'Università della California ha creato un idrogel a base di nanospugne, acqua e polimeri che potrebbe combattere e curare ferite e lesioni causate dall'MRSA, il ceppo di stafilococco aureo resistente agli antibiotici. Il gel, applicato o iniettato nelle zone lese, ha dimostrato di essere efficace sui topi, secondo lo studio pubblicato su Advanced Materials.
Gioco d'astuzia. Grazie alla nanotecnologia, il team di esperti è stato in grado di creare un'esca per le tossine secrete dal batterio. Il metodo è ingegnoso: ogni nanospugna è stata inserita all'interno della membrana di un globulo rosso, bersaglio principale delle tossine dell'MRSA, dell'E.Coli e di altri batteri resistenti agli antibiotici. Le nanospugne così "mascherate" sono quindi in grado di attirare le tossine, assorbirle ed espellerle dal flusso sanguigno, permettendo così agli anticorpi di fare il loro lavoro.
Per essere efficaci, le nanospugne devono aderire il più possibile alla zona infetta ed evitare di disperdersi. L'idrogel serve proprio a mantenere la massima aderenza e garantire la riuscita del trattamento.
Niente antibiotici. L'idrogel a base di nanospugne è stato testato su alcuni topi e ha mostrato di essere molto efficace. «Dopo averlo iniettato nell'area infetta abbiamo osservato che assorbiva le tossine secrete dal batterio, prevenendo ulteriore danno al sangue, alla pelle e ai muscoli di quell'area» ha spiegato Zhang, autore principale dello studio. Non contenendo antibiotici, inoltre, i batteri non dovrebbero sviluppare resistenza al trattamento, dicono i ricercatori.