Milano, 19 mag. (AdnKronos Salute) - Ogni anno 2 milioni di persone muoiono per colpa di alimenti contaminati. Un dato diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità in occasione della Giornata della salute del 7 aprile e che comprende le vittime del ghiaccio, indicato dalla stessa Oms fra gli alimenti a più alto pericolo di contaminazione biologica: dai batteri coliformi fecali allo pseudomonas già responsabile delle mozzarelle blu, fino agli stafilococchi, sono tanti i germi che possono abitare nei cubetti e minacciare la salute. Non solo di chi viaggia in Paesi a rischio, ma di chiunque mangia e beve fuori, come pure di chi resta a casa. Perché anche il freezer domestico può trasformarsi in un incubatore di microbi. Per dribblare le insidie arriva il primo Manuale del ghiaccio sicuro, approvato dal ministero della Salute e presentato oggi alla Nfi-Nutrition Foundation of Italy di Milano come "il primo del genere in Europa".
Nell'anno dell'Expo che fa del capoluogo lombardo la capitale mondiale della nutrizione, il documento - 107 pagine, titolo completo 'Manuale di corretta prassi operativa per la produzione, la conservazione e l'utilizzo del ghiaccio per uso alimentare' - conferma l'Italia all'avanguardia sul fronte della sicurezza alimentare, mettendo per la prima volta nero su bianco le regole da rispettare per far arrivare al consumatore finale un ghiaccio puro, privo di contaminanti fisici, chimici e biologici. In arrivo online sul sito del ministero (http://www.salute.gov.it/portale), il Manuale è già in Rete sul portale dell'Istituto nazionale ghiaccio alimentare (www.ghiaccioalimentare.it) che distribuirà una brochure sul tema agli esercenti di hotel/ristoranti e all'Aibes-Associazione italiana barman e sostenitori, a corredo di corsi di formazione e aggiornamento.
Secondo le cifre fornite durante l'incontro milanese, nel mondo il mercato del ghiaccio alimentare confezionato vale circa 4 miliardi di dollari. In Europa le stime si aggirano intorno ai 280 milioni di euro, con in testa la Spagna (140 mln) e in coda l'Italia (3 mln). Il business sembra però crescere anche nella Penisola, dove non è ancora nata un'associazione di categoria, ma la necessità di fissare delle regole - ancora inedite poiché la European Packaged Ice Association non le ha mai raccolte in un testo ad hoc - è stata compresa da Confindustria che si è impegnata per portare il progetto all'attenzione del ministero della Salute. La stesura definitiva del Manuale, sviluppata con la collaborazione delle Istituzioni, è fresca di approvazione da parte del dicastero.
Nell'intenzione degli ideatori, il documento potrà rappresentare una linea guida utile per gli organismi preposti al controllo della sicurezza alimentare (dai carabinieri dei Nas ai Laboratori di analisi provinciali, fino alle Asl), per le aziende produttrici di ghiaccio a uso alimentare e per i produttori non industriali: ristoratori/bar/pub, discoteche, negozi alimentari.
Ma il Manuale si propone anche come "un riferimento sia a livello comunitario sia di singoli Paesi, per arrivare a una normativa condivisa a livello Ue che favorirebbe lo sviluppo corretto di un'area industriale innovativa per il settore alimentare, com'è appunto quella del ghiaccio sicuro".