Roma, 28 ott. (AdnKronos Salute) - Riflettori accesi sull'ictus. In occasione della Giornata mondiale che si celebra domani, l’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) promuove un approfondimento sulla patologia, con l'obiettivo di dare le giuste informazioni per gestirla e per affrontare al meglio un episodio di ictus, nonché sulle buone pratiche di prevenzione. L’ictus cerebrale è il responsabile più frequente di disabilità nelle persone adulte e tra le principali cause di morte: una corretta prevenzione può aiutare ad arginare il problema.
"Si può fare molto con la prevenzione - sottolinea Antonio Sparano, responsabile della Stroke Unit dell’Irccs - Uno stile di vita sano è fondamentale. Non fumare, fare attività fisica, evitare l’eccesso di alcol, combattere l’obesità, tenere sotto controllo la pressione arteriosa sono tutti piccoli elementi che, se considerati nell’insieme, possono fare molto per ridurre il rischio di essere colpiti dall’ictus. Prevenire questa malattia deve diventare un impegno costante del paziente e del suo medico".
L'ictus cerebrale (anche chiamato 'stroke' dalla terminologia inglese) è uno dei più gravi problemi sanitari e assistenziali in Italia. Il numero delle persone colpite da ictus e sopravvissute con esiti più o meno invalidanti è di circa 900.000 nel nostro Paese, dove ogni anno si registrano 200.000 casi: il rischio aumenta con l’età, raddoppiando ogni 10 anni a partire dai 55 anni. E in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione, è possibile stimare, nel prossimo decennio, un milione di soggetti con esiti più o meno invalidanti.
Il tempo è cervello. La caratteristica principale dell’ictus - ricordano gli esperti - è la sua comparsa improvvisa, solitamente senza dolore; solo nell’emorragia cerebrale è spesso accompagnato da mal di testa. Non sottovalutare i sintomi è il primo passo verso un intervento tempestivo, e quindi più efficace. L'imperativo è "agire immediatamente chiamando il 118".
Questi segnali d’allarme, di solito a comparsa improvvisa: insensibilità o debolezza del volto o di uno degli arti, specialmente se da un solo lato; stato confusionale o impossibilità a comprendere quello che le persone dicono; difficoltà a parlare o problemi alla vista di uno o entrambi gli occhi; difficoltà nel camminare o nel rimanere in posizione eretta; mal di testa improvviso, molto forte e mai provato prima.
La Stroke Unit del Neuromed vede un team di medici ed infermieri interamente dedicato a diagnosticare con precisione, valutare lo stato del paziente e decidere il tipo di intervento. Unica in Molise ad avere una organizzazione integrata e multidisciplinare, collabora anche con una unità chirurgica disponibile h24.
La sua caratteristica principale è l’aggressività nel trattamento: già dai primi momenti, mentre si affronta l’emergenza, si progettano tutte le misure necessarie al recupero del paziente e a prevenire le complicanze. E il processo riabilitativo inizia nel minor tempo possibile, conclude una nota.