Roma, 12 nov. (AdnKronos Salute) - Il karaoke aiuta i pazienti psichiatrici in ospedale a controllare gli stati d'ansia e a seguire meglio le cure. Sono i risultati di uno piccolo studio presentato al congresso dell'Associazione americana degli infermieri psichiatrici (Apna), realizzato dal gruppo coordinato da Kelly Southard, del Behavioral Health Hospital (Greensboro, Usa). La ricerca è stata premiata come la migliore tra quelle proposte dall'associazione, riporta l'edizione online del giornale francese Le Figaro.
L'indagine ha coinvolto 61 pazienti, con un'età media di 36 anni. Nella metà dei casi si trattava di depressi (31), mentre 17 erano bipolari e 13 alcolisti. Dopo aver praticato il karaoke i pazienti sono stati valutati rispetto al livello di ansia e alla qualità del sonno. Gli autori della ricerca hanno anche studiato la partecipazione alle sedute di gruppo e la quantità utilizzata di farmaci a richiesta, cioè quelli che i pazienti prendono quando ne sentono il bisogno. La pratica non ha migliorato il sonno ma il livello di ansia si è ridotto sensibilmente, mentre la partecipazione ai gruppi è aumentata del 24% e si è ridotta di un terzo la richiesta di medicinali. Tutto questo, dicono gli autori, indica che il karaoke influisce positivamente sullo stato dei pazienti e "può contribuire a ridurre i tempi di ricovero".
I risultati dello studio, rilevano gli stessi ricercatori, devono essere confermati, considerando che non è stato arruolato - in questa esperienza - nessun gruppo di controllo né è stato preso in considerazione l'effetto placebo, particolarmente rilevante nelle patologie psichiatriche. Ma la facilità d'uso di questa strategia e il basso costo giocano a favore dell'utilizzo. "L'abbiamo messa in pratica nei reparti pediatrici, per bambini e adolescenti. E i ragazzi non vedono l'ora di partecipare", ha detto Kelly Southard, nell'edizione internazionale di Medscape.