Roma, 14 nov. (AdnKronos Salute) - Sono 13,4 milioni gli 'over 65' in Italia, il 22% del totale della popolazione, secondo gli ultimi dati Istat. Il nostro Paese invecchia e il processo non sembra arrestarsi: l’Istituto di statistica stima che nel 2032 saranno oltre 17 milioni, quasi un terzo della popolazione. Di pari passo con l’invecchiamento avanzano le patologie correlate a questo stadio della vita, in particolare le malattie muscolo-scheletriche. Il 19 novembre a Lecco, si terrà il 'sabato della salute', una giornata dedicata ai consulti di Ortogeriatria sulle patologie della terza età promossa da G.B. Mangioni Hospital, struttura ospedaliera polispecialistica di Gvm Care & Research, accreditata con il Servizio sanitario nazionale. La giornata sarà l’occasione per far conoscere il primo percorso completo di Ortogeriatria di Lecco e dell’intera area nord della Lombardia.
L’ortogeriatria è un percorso innovativo di diagnosi, cura e assistenza rivolto soprattutto a pazienti 'over 65' con patologie degenerative della colonna vertebrale e delle grandi articolazioni (anca e ginocchio in particolare) e con patologie invalidanti che colpiscono femore ed omero, causate da traumi o da osteoporosi. A queste patologie se ne aggiungono spesso altre, dal diabete alle cardiopatie, dai problemi circolatori alle disfunzioni polmonari. "Offrire il trattamento più adeguato alle esigenze del paziente anziano. È questa la filosofia su cui si basa l’ortogeriatria. Per farlo l’ortopedico, che è la figura di riferimento in caso di problemi muscolo-scheletrici, deve necessariamente avvalersi di un’équipe composta da medici e operatori specializzati nella diagnosi, cura e assistenza per le patologie dell’anziano", spiega Rinaldo Giancola, specialista in Ortopedia e Traumatologia, direttore del coordinamento dell’area di Ortogeriatria di Gvm Care & Research.
Con l’ortogeriatria, infatti, la presa in carico dell’anziano è completa, con un approccio multidisciplinare e multispecialistico per una valutazione a 360 gradi dello stato di salute del paziente. Dalla diagnostica all’eventuale intervento, dal ricovero al decorso post-operatorio, sarà un’unica équipe a gestire anche il percorso riabilitativo con medici e operatori specializzati per le patologie dell’anziano. "Normalmente se un anziano manifesta fratture ossee o problemi degenerativi dell’apparato scheletrico - prosegue Giancola - deve andare più volte e spesso in strutture sanitarie diverse per effettuare esami di diagnostica e sottoporsi alle visite degli specialisti, con maggiore dispendio di tempo ed energia. In G.B. Mangioni Hospital valutiamo il quadro d’insieme del paziente così che siano le diverse figure professionali a essere presenti insieme in struttura".
"Con l’ortogeriatria - annuncia - l’approccio multidisciplinare viene intrapreso sin dall’accoglienza del paziente che senza spostarsi e nel minor tempo possibile viene visitato dai diversi specialisti, permettendo di ottenere in tempi ridotti diagnosi, accertamenti, intervento (se necessario), ricovero e recupero postoperatorio.
Da questo percorso completo il paziente anziano trae benefici sia dal punto di vista psicologico che fisiologico".
Durante la giornata del 19 novembre sarà possibile chiedere un consulto anche sulla metodica chirurgica mininvasiva Soib che consente di riparare ossa fratturate o colpite da osteonecrosi senza inserire protesi o placche, ma iniettando sostanze che ricostruiscono il tessuto laddove si è deteriorato.
"La tecnica - conclude Giancola - consiste nell’applicare attraverso un taglio di soli tre centimetri, non invasivo, una speciale vite, formata da una cannula forata da cui passano farmaci e sostanze fluide che ricostruiscono il tessuto osseo danneggiato. L’impianto centrale della vite può restare anche per anni, utilizzabile in ogni momento per le iniezioni per la cura e la rigenerazione". L’ortogeriatria è presente anche in altre Strutture della rete Gvm, consultabili sul sito www.gvmnet.it.