Napoli, 23 feb. (Dall'inviata dell'AdnKronos Salute Raffaella Ammirati) - Il 'fattore' tempo e' il primo alleato del cuore in caso di emergenze cardiovascolari. "In un caso su 5 fa la differenza tra la vita e la morte: il tempo e' parte essenziale della cura in molti gravi eventi cardiaci", ha ricordato Luigi Chiarello, aprendo oggi alla Clinica Mediterranea di Napoli il Simposio di chirurgia cardiaca dedicato proprio alle risposte ottimali nelle emergenze cardiovascolari.
Molti gli esperti riuniti nella città campana per confrontarsi - sul piano clinico e organizzativo - sul modo migliore per affrontare queste emergenze sempre più diffuse.
"Negli ultimi decenni i progressi nella diagnosi e terapia delle malattie cardiovascolari - ha spiegato Chiariello, direttore del Centro cuore della Clinica Mediterranea - hanno consentito un miglioramento delle prospettive di sopravvivenza e di qualità della vita nella grande maggioranza dei pazienti cardiovascolari. In un consistente gruppo di pazienti, tuttavia, il beneficio di tali terapie appare strettamente legato al 'fattore tempo'. In effetti su alcuni casi, quali ad esempio l’infarto miocardico acuto, la dissezione acuta dell’aorta, il tamponamento cardiaco, non solo è necessario intervenire bene, ma anche subito: 'prima è, meglio è'".
"La dissezione aortica - ha spiegato Jacob Zeitani, cardiochirurgo del Centro cuore della Clinica Mediterranea - è un evento drammatico, 'catastrofico' che, se non operato d’urgenza, ha una mortalità del 20% a 24 ore, del 50% a 48 ore e del 90% a 30 giorni. E' importante quindi intervenire con rapidità ed è fondamentale che ci sia una diffusa coscienza nella popolazione che 'prima è, meglio è' e che la rete delle emergenze cardiovascolari debba essere capillare e capace di rispondere a ogni emergenza".