La lebbra potrebbe aver avuto origine in Europa e non - come si è creduto finora - in Cina o in Estremo Oriente. Lo conferma uno studio condotto da un team internazionale di scienziati, pubblicato su PLOS Pathogens.
La lebbra (o morbo di Hansen) è una malattia infettiva e cronica, oggi considerata rara (ma non debellata), ma in Europa, fino al XVI secolo, era un vero e proprio flagello. Ancora oggi in molti paesi - soprattutto nelle regioni equatoriali - provoca oltre 200.000 nuovi casi l'anno. Dove ha avuto origine?
Lo studio effettuato su alcuni scheletri di età medievale (400-1400 d.C.), con le deformazioni tipiche del morbo, ha rivelato che nel Medioevo europeo erano presenti molti ceppi di lebbra, molti di più di quanto finora si pensasse.
Dai frammenti ossei gli studiosi hanno potuto ricostruire 10 genomi - codici genetici completi - del Mycobacterium leprae, il batterio della lebbra, e hanno scoperto che nel Medioevo tutti questi ceppi erano già presenti nel nostro continente.
Per questo hanno ipotizzato che la lebbra possa avere avuto origine in zone "vicine a casa nostra": forse nell'estremo sud-est dell'Europa o nell'Asia occidentale.
Colpa (anche) degli scoiattoli. È interessante notare che il ceppo del più antico genoma della lebbra è datato 415-545 d.C. ed è lo stesso presente negli scoiattoli rossi moderni. Questo confermerebbe l'ipotesi che gli scoiattoli e il commercio delle loro pellicce siano stati un fattore rilevante nella diffusione della malattia nell'Europa medievale.