La nostalgia di casa è una malattia. O almeno può diventarlo in alcuni casi. Lo hanno affermato gli scienziati della American Academy of Pediatrics in uno studio su bambini e adolescenti che per motivi scolastici lasciano per periodi più o meno lunghi la famiglia di origine. «Andare a vivere da soli è un evento cardine nella crescita di un individuo», spiega Edward Walton, uno degli autori dello studio.
È vero però che in alcuni casi questo evento può essere fonte di gravi disturbi dell’umore e di cali del rendimento scolastico. «Il nostro obiettivo» continua il professor Walton «è fornire ai medici gli strumenti per riconoscere i fattori predisponenti prima che il distacco abbia luogo, così da prevenirne le conseguenze». Esistono infatti secondo i ricercatori alcuni segnali premonitori dell’insorgere della “patologia”, come la scarsa fiducia nel luogo nuovo e un’insufficiente capacità di controllare la situazione, e strategie destinate invece ad arginarne le conseguenze più gravi.