Roma, 1 ago. (AdnKronos Salute) - Dopo un attacco di cuore, alte dosi di acidi grassi omega-3 (contenuti ad esempio nell'olio di pesce), tutti i giorni per 6 mesi migliorano la funzione del cuore e riducono le 'cicatrici' sul muscolo danneggiato, secondo una nuova ricerca pubblicati sulla rivista 'Circulation'. La forma e la funzione del cuore possono infatti modificarsi dopo un evento del genere: una condizione nota come 'rimodellamento post-infarto', che potrebbe portare a insufficienza cardiaca. E scarseggiano le terapie che possano migliorare la situazione.
Un precedente studio aveva rilevato che gli acidi grassi omega-3 da olio di pesce sono associati con un miglioramento della sopravvivenza fra i pazienti che hanno avuto un attacco di cuore, ma il ruolo di queste sostanze nel migliorare la struttura e il tessuto del cuore in queste persone era finora sconosciuta.
Nel nuovo studio clinico Omega-Remodel randomizzato, i ricercatori hanno osservato che rispetto ai pazienti trattati con placebo (180), i pazienti (altri 180) che hanno assunto 4 grammi di acidi grassi omega-3 al giorno per 6 mesi hanno giovato di una riduzione del 5,8% indice del volume telesistolico del ventricolo sinistro, marcatore clinico che può prevedere l'esito dopo un attacco di cuore; di una riduzione del 5,6% nella formazione di tessuto connettivo cicatriziale (fibrosi) nel cuore.
"I nostri risultati mostrano che gli acidi grassi omega-3 sono un trattamento sicuro ed efficace nel migliorare il rimodellamento cardiaco, e potrebbero essere promettenti nel ridurre l'incidenza dell'insufficienza cardiaca o di morte, che sono ancora i maggiori oneri di assistenza sanitaria per i pazienti che soffrono di un attacco di cuore", dice Raymond Kwong Said, della Harvard Medical School di Boston.