Si stima che il 40% della popolazione mondiale soffra, prima o poi nel corso della vita, del cosidetto mal di schiena. La lombalgia è in effetti uno dei dolori più diffusi, e anche tra i più difficili da alleviare. Classificata a seconda della durata, non ha una univoca causa scatenante ma la ricerca ha probabilmente identificato l'origine. Secondo uno studio pubblicato su BMC Evolutionary Biology i problemi legati alla schiena, e in particolare l'ernia del disco, hanno probabilmente a che fare con l'evoluzione della spina dorsale.
Su due piedi. Gli umani sono molto più affetti da patologie alla schiena di quanto non lo siano gli altri primati. Questo dato aveva già portato gli scienziati a pensare che vi sia un collegamento con il bipedismo. Questo recente studio si spinge oltre, ipotizzando che le persone più soggette all'ernia del disco hanno una spina dorsale più simile a quella dei nostri predecessori quadrupedi, quindi meno adatta al bipedismo.
Somiglianze. Gli studiosi hanno provato a dimostrarlo analizzando gli scheletri di scimpanzé, oranghi e umani con e senza problemi di dolore alla schiena. Dalle analisi è emerso che l'ultima vertebra toracica e la prima vertebra lombare degli umani sani sono chiaramente distinguibili da quelle degli altri primati, mentre quelle degli umani con patologie sono molto simili a quelle degli scimpanzé.
Meno evoluti? Il professor Collard (Universtità di Aberdeen), tra gli autori dello studio, ha dichiarato che queste analisi dimostrano che «le vertebre degli umani con problemi al disco sono più simili nella forma a quelle del primato a noi più vicino, lo scimpanzé» e questo potrebbe significare, prosegue «che le vertebre con patologie in alcune persone potrebbero indicare che sono meno adattate alla posizione eretta».
Se così fosse, i medici avrebbero uno strumento in più per prevenire questo tipo di disturbi.