Attenzione al fumo passivo. Un nuovo studio ha esaminato il sangue dei non fumatori esposti alle sigarette. E ha scoperto che il rischio di danni alle coronarie sono il doppio di quanto finora creduto.
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Amore, lo sai che con quella sigaretta mi fai male? E poi, a dire il vero, ti fa puzzare anche un po' l'alito. |
La discrepanza tra nuove e vecchie stime va attribuita alle ingenti quantità di fumo passivo inalate in bar, ristoranti e luoghi di lavoro. Le ricerche condotte nel passato si erano infatti limitate a studiare i non fumatori con partner fumatori, quasi a voler confinare il fenomeno del fumo passivo all'interno delle mura domestiche.
Tu fumi, io rischio. Tra il 1978 e il 1980 più di 2000 inglesi tra i 40 e i 59 anni si sono sottoposti a un test per la rilevazione della cotinina, un sottoprodotto della nicotina che rimanendo in circolo nel sangue indica l'esposizione del soggetto al fumo di sigaretta nelle 48 ore precedenti. I 2000 volontari sono stati suddivisi in 4 gruppi in base ai livelli di cotinina registrati. È stata poi misurata l'incidenza delle malattie cardiovascolari sui soggetti per un periodo di vent'anni.
Un problema di concentrazione. I ricercatori hanno rilevato che i non fumatori con un'alta concentrazione di cotinina nel sangue sono esposti a un rischio cardiovascolare del 50-60% più elevato. Gli studi precedenti avevano stimato il maggior rischio per i fumatori passivi attorno al 25-30%.
Secondo la ricerca quindi, il rischio per i non fumatori con alti livelli di cotinina nel sangue è circa il doppio rispetto a quello misurato nel passato anche sui conviventi di tabagisti incalliti, capaci di fumare fino a 20 sigarette al giorno. Sebbene il fumo del partner sia un'importante componente nella quantità totale di fumo passivo inalato, esso contribuisce per meno della metà alla variazione dei livelli di cotinina nei non fumatori. Dalla ricerca non pare comunque emergere una diretta correlazione tra alti livelli di cotinina e infarto. Anche se i ricercatori sono convinti che il rischio legato al fumo passivo diminuirà nei prossimi anni grazie al minor numero di fumatori, i medici del Regno Unito hanno presentato al Primo Ministro inglese Tony Blair una petizione perché bandisca le "bionde" dai locali pubblici.
(Notizia aggiornata al 2 luglio 2004)