Routine quotidiana, ritmi di lavoro e sociali che impongono di andare contro i ritmi naturali del proprio corpo, rendono "sfasati" una persona ogni due. E un ritmo sonno-veglia innaturale potrebbe causare dipendenza da fumo.
Ciascuno di noi ha un cronotipo diverso. |
Test del sonno. I ricercatori hanno sottoposto 500 volontari a un questionario che ne ha determinato il cronotipo, cioè le specificità del ritmo sonno-veglia. I risultati, estremamente diversificati, hanno dimostrato che la fascia oraria in cui la maggior parte delle persone dorme meglio è quella compresa tra mezzanotte e mezza e le otto e mezza del mattino. Secondo gli scienziati l'imposizione forzata per esigenze lavorative di un ritmo sonno-veglia molto diverso da quello naturale che è in gran parte determinato a livello genetico, può portare a comportamenti particolari e a non pochi problemi.
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Jetlag sociale. Secondo Roenneberg più della metà della popolazione mondiale è soggetta a questo "disallineamento permanente dell'orologio biologico", un fenomeno in tutto e per tutto simile al jetlag che colpisce chi viaggia in aereo. Con la differenza che quando il jetlag è sociale, i sintomi non sono temporanei. Fin qui niente di totalmente nuovo. La ricerca di Roenneberg, tuttavia, dimostrerebbe che questo "disallineamento" potrebbe favorire il vizio del fumo: circa il 70% delle persone che nel test hanno registrato uno scarto di almeno sette ore tra il ritmo sonno-veglia naturale e quello socialmente imposto erano fumatori. (Notizia aggiornata al 3 aprile 2006) |