Secondo dati recenti un ragazzo ogni 50 mila in Italia soffre di anoressia: questa cifra, che riguarda la fascia d’età compresa tra 18 e 28 anni, indica che il fenomeno è in crescita ed è raddoppiato rispetto a 20 anni fa.
Come avviene per le ragazze, anche i maschi che soffrono di anoressia nervosa si pongono come obiettivo la ricerca esasperata della magrezza, fino ad arrivare al deperimento fisico. Poiché il disturbo è tipicamente femminile, viene spesso diagnosticato in ritardo nei maschi, che arrivano negli studi specialistici quando la pelle ha assunto ormai un colore grigiastro, la pressione bassa causa debolezza e vertigini, e il sistema immunitario è gravemente compromesso.
Secondo uno studio dell’università del Michigan, l’occasione che più frequentemente scatena l’inizio del disturbo nei maschi è la pratica di un’attività sportiva che impone il controllo del peso, per esempio l’atletica: l’immagine idealizzata del corpo diventa ossessiva e fa perdere di vista, per assurdo, proprio il modello sportivo e muscoloso da cui il ragazzo era partito.
Il momento in cui l’anoressia colpisce più frequentemente sia le ragazze sia i ragazzi è l’adolescenza, quando l’individuo è alle prese con la costruzione di una propria identità adulta.